Iren, cda approva i risultati al 31 marzo 2025: utile netto cresce dell’8%. Bufo: “Raggiunti gli obiettivi”
- Postato il 15 maggio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Il Consiglio di Amministrazione di Iren ha approvato i risultati al 31 marzo 2025 del gruppo, risultati che evidenziano una “solida performance economica, industriale e finanziaria”. I numeri parlano di un +9% di EBITDA, vale a dire di margine operativo lordo, un +8% di utile netto, quasi 720 milioni di euro di investimenti, con +12% investimenti tecnici destinati “principalmente allo sviluppo della rete idrica ed elettrica e al completamento degli impianti di trattamento rifiuti, oltre che all’estensione della rete di teleriscaldamento. Gli investimenti finanziari pari a oltre 530 milioni di euro sono stati finanziati dai capitali raccolti con l’emissione del bond ibrido nel mese di gennaio”.
Tra i principali indicatori economici finanziari emerge un incremento dei ricavi per 2.093 milioni di euro (+33% vs. 31/03/2024): un risultato che riflette l’aumento dei prezzi delle commodities e i maggiori volumi energetici venduti.
L’utile netto di Gruppo attribuibile agli azionisti pari a 136 milioni di euro (+8% vs. 31/03/2024): una crescita riflette l’andamento dell’EBITDA. Il beneficio derivante dalla riduzione del risultato di terzi conseguente all’acquisto della partecipazione di minoranza di Iren Acqua è controbilanciato principalmente da maggiori ammortamenti connessi agli investimenti effettuati. Inoltre ci sono degli investimenti tecnici pari a 185 milioni di euro (+12% vs. 31/03/2024). Gli investimenti del periodo sono stati interamente coperti dal flusso di cassa operativo
“Iniziamo il 2025 con un trimestre in solida crescita, con un EBITDA e un Utile netto in incremento rispettivamente del 9% e dell’8%, una RAB in crescita del 6%, +20MW di capacità rinnovabile e +500.000 abitanti serviti nella raccolta rifiuti, rispetto al primo trimestre dell’anno precedente – commenta Gianluca Bufo, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo – Grazie agli investimenti tecnici pari a 185 milioni di euro, in crescita del 12% nel periodo, siamo riusciti a traguardare i target fissati a Piano Industriale per questo primo trimestre dell’anno e continueremo nei prossimi mesi nel piano di investimenti previsto volto a incrementare la nostra asset-base, con più di 900 milioni di investimenti che effettueremo nel corso dell’anno su tutti i business”.
Le previsioni per l’evoluzione della gestione
“In un contesto macroeconomico complesso e molto incerto causato da tensioni geopolitiche, i rischi principali con potenziale impatto sui risultati del Gruppo sono due – si legge nella nota stampa diffusa questa mattina – l’andamento dei tassi di interesse legati alle dinamiche macroeconomiche e la volatilità del prezzo delle commodity”
“Il 2025 sarà caratterizzato dal proseguimento degli investimenti previsti a Piano Industriale destinati primariamente all’efficientamento delle reti di distribuzione energetiche e idriche, allo sviluppo della raccolta dei rifiuti, degli impianti di trattamento dei materiali recuperabili e allo sviluppo di capacità di generazione rinnovabile – continua la nota – A supporto dell’importante piano degli investimenti organici e inorganici per complessivi 1,4 miliardi di euro, nel corso del 2024 sono stati emessi due Green Bond per un ammontare complessivo pari a 1 miliardo di euro e ad inizio anno un Bond Ibrido da 500 milioni di euro. Tali strumenti consentono di rafforzare e diversificare ulteriormente la struttura finanziaria del Gruppo”.
“I risultati economici 2025 sono previsti in aumento rispetto a quelli del 2024 – si legge nella nota – grazie alla crescita organica dei business regolati supportati dagli investimenti realizzati negli scorsi esercizi, al miglioramento della redditività degli impianti di trattamento dei rifiuti, all’entrata in esercizio dell’impianto fotovoltaico di Noto, al mantenimento della customer base in uno scenario più competitivo oltre all’anticipato consolidamento del Gruppo EGEA. Il Gruppo conferma il trend di sviluppo nel rispetto della sostenibilità finanziaria, come previsto dal Piano Industriale”.
Le reazioni politiche
“Bucci e Piciocchi ancora a quante figure ridicole devono esporre Genova e la Liguria prima di smettere?
Bucci da sindaco pur di nominare Signorini come amministratore delegato di Iren aveva accettato che quel ruolo fosse privato di deleghe importanti, come da noi denunciato fin dall’inizio – commenta Davide Natale segretario PD Liguria – Genova primo socio del gruppo ha così perso la sua centralità e rilevanza. Oggi Genova e la Liguria appaiono ancora più isolate, perché il cda che distribuiva le deleghe si è coalizzato contro i rappresentanti del comune di Genova che hanno provato a riportare nelle mani dell’amministratore delegato alcune deleghe perse.
Viene da ricordare una celebre battuta di Chicco Zalone: ‘Ma questi sono del mestiere?’ Perchè Genova e la Liguria si trovano di nuovo messe nell’angolo e isolate a a causa di questo centrodestra incompetente”.