Iran, l’ultimatum sul nucleare sta per scadere

  • Postato il 25 agosto 2025
  • Di Panorama
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A che punto è la spinosa questione del nucleare iraniano? Venerdì scorso, il ministro degli Esteri di Teheran, Abbas Araghchi, ha avuto una telefonata con gli omologhi di Regno Unito, Germania e Francia. Nell’occasione è stato stabilito che martedì riprenderanno i colloqui tra le parti.

Soprattutto Berlino ha esortato l’Iran a concludere un accordo sull’energia atomica: in caso contrario – ha ammonito – scatteranno automaticamente le sanzioni Onu, sospese a seguito del Jcpoa. Una posizione che ha irritato Teheran, pronta a giocare di sponda con la Russia per cercare di evitarle.

Le mosse di Washington

Giovedì, l’amministrazione Trump aveva imposto ulteriori sanzioni ad aziende e navi iraniane coinvolte nell’esportazione di petrolio. Una mossa per mettere pressione agli ayatollah in vista dei negoziati.

Era già metà luglio quando il segretario di Stato americano, Marco Rubio, in accordo con Germania, Regno Unito e Francia, aveva dato alla Repubblica islamica tempo fino alla fine di agosto per chiudere un’intesa.

Uranio e minacce militari

Non abbiamo ancora raggiunto il punto di maturità necessario per negoziati efficaci con gli Stati Uniti”, ha dichiarato Araghchi. Il nodo resta l’arricchimento dell’uranio. Washington pretende che Teheran vi rinunci completamente, ma il regime khomeinista non sembra disposto a cedere, anche se – secondo il Telegraph – potrebbe ridurre sensibilmente le proprie attività.

A fine luglio, Donald Trump non aveva escluso un nuovo bombardamento americano, qualora l’Iran avesse riavviato i siti nucleari colpiti a giugno.

Il legame con Gaza e gli Accordi di Abramo

Per Trump, il dossier iraniano è strettamente legato alla crisi di Gaza. Non solo Hamas è storicamente sostenuto da Teheran, ma il vero obiettivo della Casa Bianca è rilanciare gli Accordi di Abramo.

Israele e Arabia Saudita temono le ambizioni nucleari della Repubblica islamica: un timore che alimenta la loro convergenza. Allo stesso tempo, sia Riad sia Gerusalemme guardano con interesse alla futura ricostruzione di Gaza.

La partita del nucleare iraniano non è quindi soltanto un confronto tecnico, ma un crocevia geopolitico che ridisegna equilibri e alleanze in Medio Oriente.

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Panorama

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