“Io e mia madre Valeria Fabrizi siamo state insultate. Ci hanno detto ‘infilatevi i giornali in quel posto’. Lei si è sentita male”: scatta la rissa per l’ombrellone
- Postato il 8 agosto 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Accuse, offese, una discussione pesante che sfocia in un’aggressione verbale e in un mancamento. Tutto per un ombrellone e due lettini. È accaduto davanti agli occhi esterrefatti degli altri bagnanti. No, non è la scena di una fiction ambientata in uno stabilimento balneare, ma – in estrema sintesi – cioè che è accaduto qualche giorno fa a Liscia di Vacca, Porto Cervo, dov’è scoppiata una rissa che ha avuto come protagonisti Valeria Fabrizi (Suor Costanza di Che Dio ci aiuti), la figlia Giorgia Giacobetti e il direttore della spiaggia di fronte alla casa delle due donne. “Il gestore del bagno ci ha prese a parolacce”, accusa l’attrice.
PERCHÉ VALERIA FABRIZI SI È SENTITA MALE
A raccontare la vicenda nel dettaglio è il quotidiano La Nuova Sardegna, che ha rivelato la rissa scoppiata pochi giorni fa. Nel 2023 Valeria Fabrizi, una delle attrici più popolari della tv e del teatro, e sua figlia, la pr Giorgia Giacobetti (il padre Tata Giacobetti del Quartetto Cetra), hanno acquistato uno degli appartamenti in uno dei residence più noti della zona di Porto Cervo. “E abbiamo potuto accedere alla spiaggia e allo stabilimento sempre senza problemi”, osserva la Giacobetti. “Dietro il pagamento della quota, non proprio economica”, aggiunge La Nuova Sardegna.
Quest’anno però una novità ha cambiato l’accesso alla spiaggia provocando malumori: “Per tutto il mese d’agosto, dato l’esiguo numero di ombrelloni al cospetto dei tanti utenti dell’hotel e proprietari degli appartamenti limitrofi, per avere una postazione al mare si fa un’estrazione”, spiega il giornale. Insomma, chi vuole passare una giornata in spiaggia “deve presentarsi la sera prima nello stabilimento con il numeretto. Se esce il numero fortunato, ci si aggiudica sdraio e ombrellone. Se il numero non esce, si salta il turno. Niente da fare.
LE URLA E LE OFFESE: “INFILATEVI IL GIORNALE IN QUEL POSTO”
Alla Fabrizi e alla figlia la lotteria per l’ombrellone è andata male è questo ha innescato lo scontro. “L’amata suor Costanza della fiction Che Dio ci aiuti è finita senza sdraio, con un bel po’ di agitazione e un fan che ha visto la scena e le ha offerto ‘cinque o sei gocce di Lexotan per tranquillizzarla’”. Ma cos’è accaduto dopo la mancata assegnazione dell’ombrellone? “La svolta – in negativo, s’intende – della discussione è arrivata quando hanno minacciato il rappresentante dell’hotel, che aveva fatto notare a Fabrizi e figlia che non avrebbero potuto usufruire del posto, ‘di far sapere tutto ai giornali’”, scrive La Nuova Sardegna. A quel punto i toni si sono scaldati e le due donne hanno raccontato di essere state invitate “con toni scortesi a ‘infilarci il giornale in quel posto’, da lì non ci sarebbero stati più freni. ‘Sono stata aggredita verbalmente davanti a tutti e mia madre, poco distante, si è sentita male’”, racconta la Giacobetti. “Sì, mi ha scossa. Io continuo ad amare la Sardegna, ma credo che persone e comportamenti del genere non le facciano bene”, aggiunge l’attrice.
LA VERSIONE DEL DIRETTORE DELLA STRUTTURA
La versione del direttore della struttura, quello che ha competenza su lettini e ombrelloni nell’area di fronte allo specchio d’acqua, è opposta: rispedisce alle mittenti ogni accusa, nega la dinamica e sostiene di aver fatto solo notare che quel posto aveva già un altro assegnatario. “Il sistema di estrazione, dice, si è reso necessario data la disponibilità di poco più di 30 ombrelloni tra spiaggia e prato contro la presenza di oltre 100 utenti tra l’hotel e i residence attorno. Il direttore, che non intende apparire pubblicamente, parla anzi di offese da parte della figlia dell’attrice nei confronti dei sardi. E a margine evidenzia che l’occupazione abusiva di ombrellone o lettino è considerato reato nel Codice della Navigazione”.
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