"Intollerabile": basi italiane colpite in Libano, palazzo Chigi convoca l'ambasciatore israeliano

  • Postato il 10 ottobre 2024
  • Di Libero Quotidiano
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"Intollerabile": basi italiane colpite in Libano, palazzo Chigi convoca l'ambasciatore israeliano

Il ministro della Difesa Guido Crosetto prima e Palazzo Chigi dopo hanno convocato con urgenza l'ambasciatore israeliano in Italia, Jonathan Peled, dopo gli attacchi alle basi Unifil nel sud del Libano dove opera il personale italiano. Secondo fonti Onu, riprese dall'agenzia Reuters, "soldati israeliani hanno sparato contro posizioni dell'Unifil nel sud del Libano". E secondo quanto confermato da fonti della Difesa al Corriere della Sera, gli spari sarebbero avvenuti nella serata di ieri, mercoledì 9 ottobre. A finire nel mirino sarebbero state due basi sotto il controllo italiano e una base indonesiana. Ci sarebbero due feriti, ma non italiani. Si tratterebbe di due caschi blu di nazionalità indonesiana. Le loro condizioni, però, non sarebbero gravi, stando a quanto riferito da fonti mediche locali. Nell'attacco, sempre secondo le stesse fonti, sono stati danneggiati i sistemi di comunicazione tra la base e il comando Unifil a Naqura. 

"Questi incidenti - ha dichiarato Crosetto - sono intollerabili, devono essere accuratamente e decisamente evitati. Per tali motivi ho protestato con il mio omologo israeliano e con l'ambasciatore di Israele in Italia. Stamane ho trasmesso una comunicazione formale alle Nazioni Unite per ribadire l'inaccettabilità di quanto sta accadendo nel Sud del Libano e per assicurare la piena e costruttiva collaborazione dell'Italia a tutte le iniziative militari volte a favorire una de-escalation della situazione e il ripristino del diritto internazionale. La sicurezza dei militari italiani schierati in Libano rimane una priorità assoluta per me e per tutto il governo italiano, affinché i peacekeeper italiani continuino la loro opera di mediazione e di sostegno alla Pace e alla stabilità del Libano e dell'intera regione". 

Il ministro della Difesa, poi, ha detto di aver contattato il suo omologo Israeliano, Yoav Gallant: "Anche se ho ricevuto garanzie sulla massima attenzione alla sicurezza del personale militare, ho ribadito che deve essere scongiurato ogni possibile errore che possa mettere a rischio i soldati, italiani e di Unifil".

 

 

 

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Libero Quotidiano

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