Internazionali d'Italia, Alcaraz supera il test Lajovic a pieni voti. "Il corpo risponde bene, è un ottimo inizio"

  • Postato il 9 maggio 2025
  • Di Virgilio.it
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A prima vista sembrerebbe quasi uscito dall’infermeria: fasciatura nera sulla gamba sinistra e cerotto d’ordinanza al naso, non il massimo dell’estetica per presentarsi al pubblico capitolino, che pure in un modo o nell’altro sa che Carlos Alcaraz al Foro Italico non è venuto certo a fare una passeggiata. E lo dimostra rullando con un doppio 6-3 un cliente non proprio comodissimo come Dusan Lajovic, noto alle cronache italiche per essere stato il carneade di Fabio Fognini nella finale di Monte Carlo del 2019. E al terzo turno gli toccherà in sorte un altro serbo, vale a dire Laslo Djere, che ha lasciato appena tre game al giovane Michelsen.

Un piccolo blackout, ma sempre in totale controllo

Alcaraz ha impressionato per la facilità d’esecuzione, anche se non ha calcato troppo la mano. Ha usato prudenza, come il cerimoniale imponeva: reduce dallo stop forzato di Madrid, seguito alla spedizione di Barcellona terminata con la sconfitta in finale contro Holger Rune, il murciano ha comunque fatto capire di aver ritrovato la condizione e soprattutto di essere in buona salute.

Ha concesso pochino al giocatore dei Balcani, che pure un break l’ha ottenuto, anche se non se n’è fatto poi granché. Perché quando è arrivato i buoi erano giù usciti dalla stalla nel corso di un primo set nel quale lo spagnolo ha giocato d’impeto, trovando due break nei primi due game sul servizio avversario e salendo con facilità sul 5-1.

S’è però inceppato qualcosa nell’ottavo gioco, quello che avrebbe dovuto portarlo a chiudere i conti: una prima palla break concessa e annullata, poi un doppio fallo che ne ha portata un’altra, stavolta convertita da Lajovic grazie all’errore di dritto di Carlitos. Nel gioco successivo però il “favore” viene riconsegnato e sul 6-3 Alcaraz può andare via abbastanza sollevato, anche perché l’inizio del secondo parziale è nuovamente a lui favorevole, come dimostrano i soli 4 punti concessi all’avversario e il break col quale si porta subito sul 3-0.

Non arrivando più ulteriori opportunità per farsi brekkare, il 6-3 finale suona abbastanza lineare. Per Lajovic, maledizione confermata: in 5 partite disputate contro Alcaraz ha sempre perso, e non ha mai portato a casa neppure un set (11-0 il totale).

Sensazioni ritrovate: “La gamba non mi ha dato problemi”

A fine partita lo spagnolo ha fatto capire di essersi sentito a proprio agio, al netto di un rivale che s’è dimostrato essere abbastanza “leggero”. “Vero, il corpo ha risposto bene, e questa è una buona notizia. Mi sono mosso bene e sono riuscito anche a muovermi parecchio senza avvertire alcun dolore o fastidio. È la cosa che temevo di più, invece tutto è filato per il verso sperato: se questo doveva rappresentare un test, direi che è stato superato senza problemi”.

Nella mente di Carlitos però il problema accusato prima di Madrid rimane. Non ci devo pensare, ma questa partita mi da fiducia. E giocare a Roma è sempre bellissimo”.

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Virgilio.it

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