Inter, rabbia Lautaro: il Natale da povero, la malattia del fratello, perchè segna meno
- Postato il 22 dicembre 2024
- Di Virgilio.it
- 1 Visualizzazioni
Lautaro Martinez si è raccontato in una bella intervista concessa al Corriere della Sera. Il Toro dell’Inter ha parlato di passato e presente, del Natale trascorso in povertà e della malattia di suo fratello. Dai temi più importanti e personali, si è passato quindi anche all’attualità e al suo problematico feeling con il gol della stagione in corso. L’attaccante argentino ha dato una spiegazione di natura tattica ai suoi numeri meno imponenti rispetto alla precedente annata.
- Il Natale di Lautaro bambino
- Un sogno nel pallone e i problemi del fratello
- Lautaro, i gol e Thuram
- Sottovalutato come Inzaghi. Il messaggio a Conte
Il Natale di Lautaro bambino
Oggi il Natale di Lautaro Martinez è bello e spensierato. Ma non è sempre stato così, come racconta lo stesso numero 10 dell’Inter al Corriere della Sera: “I miei genitori lavoravano tutto l’anno per poter regalare qualcosa a me e mio fratello. Abbiamo vissuto periodi difficili, non avevamo i soldi per l’affitto e abitavamo in una casa che ci hanno prestato. Sono cose che ti rimangono dentro e ti legano ai tuoi famigliari“. Da qui deriva la sua rabbia che è anche una delle sue armi più preziose: “Da piccolo io non avevo niente. A volte non sapevo dove avrei dormito la sera. Sono cose che mi hanno marcato come uomo e tutto quello che ho passato cerco di trasmetterlo in campo. Fuori dal calcio, cerco sempre di dare una mano e sono felice di andare a trovare i bambini che non stanno bene: capisco quello che vivono, le loro difficoltà“.
Un sogno nel pallone e i problemi del fratello
Il calcio ha in un certo senso salvato Lautaro. Che questo potesse essere il suo futuro il Toro lo aveva chiaro fin da bambino: “A 15 anni ho fatto una settimana in prova al Boca Juniors e mi hanno cacciato, dicendomi che non avevo né velocità, né potenza. Quando sono tornato a Bahia Blanca ho detto a papà che volevo divertirmi, lasciare il calcio e cominciare a lavorare. A fine anno è arrivato il Racing, offrendomi un altro provino: ho detto se mi volete vengo, ma prove non ne faccio più. E mi hanno preso“.
Per permettergli di realizzare il suo sogno i genitori gli hanno anche nascosto una terribile verità, ovvero i problemi di salute del fratello maggiore: “Mi hanno avvertito quando era già uscito dall’ospedale. E dopo due anni di cure tutto si è risolto. Lui ha dieci mesi più di me, siamo legatissimi e quando io sono andato via da casa ha sofferto tantissimo“.
Lautaro, i gol e Thuram
Lautaro Martinez è anche un formidabile bomber. Con la maglia dell’Inter ha segnato 135 gol in 302 presenze. Eppure quest’anno il Toro sembra aver perso quel feeling con il gol: “Sono un attaccante e vivo per il gol. Però si deve anche analizzare la partita che uno fa. E io in questi mesi sto giocando più lontano dall’area, perché mi piace far salire la squadra: è una cosa che sto aggiungendo al mio gioco e mi sento bene così“. Anche Thuram ha cambiato modo di giocare: “Marcus sta più centrale e più avanzato, ma non è una cosa studiata: nasce dalla nostra intesa in campo. L’anno scorso spesso era lui che arretrava un po’ o si allargava, adesso tocca a lui fare più gol“.
Sottovalutato come Inzaghi. Il messaggio a Conte
Lautaro Martinez si sente sottovalutato, stesso destino secondo l’argentino anche per il suo allenatore Simone Inzaghi. “Ma contano i trofei“, spiega il 27enne di Bahia Blanca. E lui ha intenzione di vincerne tanti altri: “Io voglio tutto. Quando inizi a vincere, non ti vuoi fermare perché sai quanto è bello essere ripagati del lavoro fatto. E questa mentalità voglio trasmetterla anche nelle partitelle. Ho avuto la fortuna di vincere il Mondiale e pensavo che non ci fosse più niente dopo: ma c’è tanto altro“. Nessuna paura, neppure per il rivale Conte: “Sappiamo che il Napoli è forte, come del resto altre avversarie. E noi facciamo il nostro cammino: secondo me è la strada giusta e ci porterà grandi cose“.