Inter-Milan, moviola: dubbi sul rigore, cartellini sbagliati, Sozza ha pagato pressioni e polemiche

  • Postato il 24 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
  • 1 Visualizzazioni

Considerato fra i migliori prospetti emergenti dell’arbitraggio in Italia, Simone Sozza – scelto per Inter-Milan- dopo una stagione super tre anni fa è andato alternando prestazioni positive ad altre al di sotto del suo talento ma ultimamente non sta sbagliando un colpo. Il 37enne fischietto cresciuto nella sezione di Seregno, paesino della Brianza in provincia di Monza, scelto per, gode di alta stima da parte del designatore Rocchi che ha dimostrato di considerarlo alla pari dei migliori della Can. Il designatore l’ha scelto per parecchi big-match l’anno scorso e in stagione ha esordito anche in Champions. In A quest’anno è stato designato per Cagliari-Fiorentina, Lazio-Roma, Juventus-Atalanta, Genoa-Parma e Inter-Fiorentina, vediamo come se l’è cavata l’arbitro lombardo al Meazza.

I precedenti di Sozza con Inter e Milan

Sozza aveva diretto finora 5 gare in Serie A (una volta l’Inter, contro la Fiorentina, e mai il Milan) e 2 in Champions League ed aveva già arbitrato entrambi i derby cittadini nell’ultimo anno solare. Il 6 gennaio 2025, Supercoppa Italiana, finita Inter–Milan 2-3 con tante polemiche per un fallo di Morata su Asllani, non fischiato, che portò alla punizione dell’1-2 rossonero. Anche l’unica direzione arbitrale dell’Inter in campionato, lo scorso 29 ottobre contro la Fiorentina, ha lasciato strascichi: i nerazzurri protestarono per un doppio rigore su Esposito non visto, né in campo né al Var. In totale Sozza ha diretto 7 volte il Milan (4 vittorie e 3 ko) e 7 anche l’Inter (6 vittorie e un ko).

L’arbitro ha ammonito 3 giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Peretti e Colarossi con Marcenaro IV uomo, Aureliano al Var e Di Paolo all’Avar. l’arbitro ha ammonito Leao, Calhanoglu, Pavlovic.

Inter-Milan, i casi da moviola

Questi gli episodi dubbi della gara. Troppo timido al 5′ Sozza quando c’è uno scontro aereo tra Lautaro e Gabbia con l’interista che saltando allarga il braccio sinistro e il rossonero che entra con la gamba tesa e poi ha la peggio per il colpo rimediato al volto: nessun giallo. Al 12′ Sucic va giù nell’area di rigore del Milan dopo un contatto con Tomori, per Sozza è tutto regolare e ha ragione. Al 25′ graziato anche Pavlovic che stende Thuram, disinteressandosi del pallone. In generale il fischietto di Seregno ha risentito un po’ della pressione del match e delle polemiche per la sua designazione. Al 41′ scintille tra Leao e Acerbi, il portoghese accusa: “Mi ha tirato i capelli”. Primo giallo al 47′, è per Leao per un intervento in scivolata in ritardo su Barella. Al 60′ ammonito per proteste Calhanoglu.

Al 54′ regolare il gol di Pulisic, lo statunitense non è in fuorigioco al momento della conclusione di Saelemaekers, poi respinta corta da Sommer.Al 69′ l’episodio chiave: Thuram va al cross e poi resta a terra per un pestone di Pavlovic sul piede destro. Sozza non fischia nulla poi, richiamato dal VAR, concede calcio di rigore per l’Inter e ammonisce il milanist. C’è un Check del VAR sul rigore per eventuali infrazioni o irregolarità al momento del tiro: tutto buono, gol valido

La sentenza di Marelli

Sui casi dubbi della gara a fare chiarezza è Luca Marelli. L’esperto di Dazn parte dallo scontro Lautaro-Gabbia: “Entrata di entrambi i giocatori brutta. Gabbia non è stato sanzionato perché, entrato con la gamba alta, non colpisce l’avversario. Lautaro col gomito molto alto, manca un cartellino giallo per imprudenza”. L’ex arbitro comasco pesca un altro errore sul contatto Pavlovic-Thuram: “Anche in questo caso manca l’ammonizione, si disinteressa del pallone”. Infine qualche dubbio sul rigore. A caldo dice: “Non è una decisione facile, il pallone era già andato via. Thuram si è mosso verso Pavlovic, il movimento non è verso il piede ma a coprire la possibile traiettoria del pallone. Vedremo cosa deciderà il VAR, bisognerà capire se verrà valutato che Pavlovic ha interferito nella dinamica dell’azione”.

Poi aggiunge: “Punita l’entrata imprudente del difensore. il contatto sul piede dell’attaccante nerazzurro rappresenta uno step on foot che giustifica sia la concessione del penalty sia l’ammonizione al difensore. Non si tratta di un intervento volontario, ma di un’azione imprudente che rientra nei falli sanzionabili in area di rigore. Per questo la decisione dell’arbitro Sozza è corretta, così come il cartellino giallo. Inoltre, non si può parlare di depenalizzazione perché la valutazione si basa sull’intensità del contatto e non sulla posizione dei calciatori al momento dell’azione”

Autore
Virgilio.it

Potrebbero anche piacerti