Inter, l’inchieste di Report svela le pressioni sulla Covisoc per non mettere a rischio l’iscrizione alla Serie A
- Postato il 3 febbraio 2025
- Di Virgilio.it
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Nel corso della puntata di domenica 2 febbraio di Report sull’inchiesta delle curve di Milan e Inter sono emerse nuove rivelazioni sulle vicende finanziarie e societarie dei nerazzurri, tra cui quelle riguardanti alcune sponsorizzazioni fittizie ottenute nel corso degli anni, e rilevate da una società di analisti finanziari di Londra, e pressioni sulla Covisoc (organismo di controllo sui bilanci delle società di calcio) per evitare il rischio di iscrizione del club al campionato di Serie A.
- La mancata trasparenza sulla società che controllano l’Inter e i bilanci disastrosi
- Le sponsorizzazioni fittizie
- Ex membro Covisoc confessa pressioni ricevute
La mancata trasparenza sulla società che controllano l’Inter e i bilanci disastrosi
In seguito all’acquisizione da parte della famiglia Zhang e prima che venisse rilevata da Oaktree, l’Inter era controllata da due filiere, una lussemburghese e una delle Cayman. Il 68% della società è nelle mani della Grand Tower, che ha sede in Lussemburgo. Il 31% invece appartiene all’International Sports Capital, che ha sede a Milano ma è controllata da LionRock, società delle Cayman di cui si conosce molto poco. Quello dell’Inter viene descritto dunque come un assetto societario nebuloso, ma l’assenza di trasparenza sull’azionariato di LionRock, e quindi sul controllo del club nerazzurro, sono però anomalie non rilevate però dalle istituzione del calcio italiano.
La mancata trasparenza non è però l’unica anomalia ignorata dalle istituzioni. Un’altra riguarda la solvibilità dell’Inter e l’equilibrio dei suoi bilanci, che – come spiega l’esperto di diritto penale dell’economia Gian Gaetano Bellavia – sono sempre stati: “Un disastro, nel 2020 aveva 871 milioni di debiti e 370 milioni di ricavi. Era impossibile risanarla con le proprie forze, era necessario che qualcuno ci mettesse i soldi, come è successo visto che si è salvata e che la società operava senza capitale. Anzi, avevano capitale negativo per cifre importati: 162 milioni nel 2023, 100 nel 2024. L’Inter è una società che andrebbe liquidita”.
Le sponsorizzazioni fittizie
Dalla puntata di Report si evince che per anni sui bilanci dell’Inter sono comparse cifre pari a centinaia di milioni di euro (230 milioni solo nel 2019) dovute a sponsorizzazioni, molte riconducibili a società vicine a Suning. Queste sponsorizzazioni sospette erano già state rivelate da una società di analisti a Londra, che aveva lanciato un allarme sull’Inter:
“I ricavi veri non erano quelli dichiarati. Invece che 300 milioni in realtà erano magari 200 e la differenza tra le due cifre era sotto la voce ‘Sponsorizzazioni’ ma in verità si trattava di società amiche di Suning che si prestavano a dare soldi all’Inter. E si capiva che si trattavano di sponsorizzazioni fasulle perché le società non si occupavano di quello che dicevano e i contratti non avevano senso, e infatti poi sono sparite. E queste informazioni le avevano anche la UEFA, la FIGC e la Covisoc”.
Ex membro Covisoc confessa pressioni ricevute
Rispondendo a un esposto sui bilanci e sulla mancata trasparenza societaria dell’Inter presentato dalla Fondazione Identità Bianconera, il presidente della Covisoc Tommaso Miele aveva affermato che tutti i controlli dovuti erano stati svolti e che c’era ampia garanzia per il regolare svolgimento del campionato, facendo capire che non c’erano motivi per considerare l’esclusione dell’Inter dal campionato di Serie A.
Mancata esclusione che però potrebbe essere stata facilitata anche da pressioni esterne sulla Covisoc, come rivelato da un ex membro dell’organismo a Report: “Ricevevo continue pressioni ogni volta che si prendeva una posizione. Inizialmente ti dicevano ‘Ma non hai capito, stai sbagliando’ e anche insistendo alla fine ti rendevi conto che c’era poco da fare. La pressione la sentivi, dicevano ‘Non mettere in difficoltà un sistema che garantisce flussi per tantissime persone’. Io avevo segnalato le sponsorizzazioni dell’Inter alla procura federale, ma non si tratta solo dell’Inter”.