Inter, Inzaghi avvisa: più grande successo Atalanta non è l'Europa League
- Postato il 1 gennaio 2025
- Di Virgilio.it
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L’Ancelotti della serie A è lui, ovvero il re di coppe entro i confini: con cinque supercoppe italiane tre coppe Italia (oltre allo scudetto) Simone Inzaghi è specialista dichiarato nelle gare secche. Se va in finale non perdona e vorrebbe iniziare l’anno continuando la tradizione. Domani a Rhyad la sua Inter affronterà in semifinale l’Atalanta per quello che si profila anche come il possibile duello scudetto (Napoli permettendo) per quella Supercoppa dove finora non ha fatto sconti a nessuno. Un test dal duplice valore e significato, anche in chiave campionato, cui i nerazzurri arrivano con qualche defezione in difesa (Acerbi e Pavard che dovrebbero recuperare nella prima metà di gennaio) ma tanto entusiasmo.
Inzaghi e gli obiettivi del 2025
Anno nuovo, obiettivi vecchi per l’Inter: “Gli obiettivi del 2025 sono gli stessi di quando sono arrivato, dobbiamo puntare sempre al massimo per vincere più trofei possibili, a partire da questa Supercoppa che è diventata più difficile da conquistare ma daremo il massimo. Si affrontano due squadre che stanno avendo un grandissimo percorso: il più grande successo loro, al di là dell’Europa League, è che non sono più una sorpresa da anni, servirà una grande Inter”.
I ricordi dell’ultima sfida con l’Atalanta sono incoraggianti ma Inzaghi non li considera: “I precedenti non vanno in campo, non portano punti e sappiamo che quest’anno ci siamo incontrati a mercato ancora aperto. L’Atalanta aveva tante defezioni, da quella partita in poi ha fatto tre mesi e mezzo ottimi in tutte le competizioni. Ci conosciamo, abbiamo giocato tante volte contro: è un’ottima squadra fisica con tante qualità, servirà una grande Inter in Supercoppa”.
Mkhitaryan: A inizio stagione non ero al top, ora sono cresciuto
In sala stampa anche Mkhitaryan, che per protocollo stabilito ha risposto in inglese alle domande dei cronisti. L’armeno si sofferma sul centrocampo dei bergamaschi (“sono forti ma vogliamo alzare il trofeo, è cambiato molto rispetto al 4-0 dello scorso anno ma noi stiamo ritrovando il livello dell’anno dello scudetto”) e dà un consiglio a Frattesi che scalpita per giocare: “Gli consiglio di continuare ad allenarsi e a lavorare, è sulla strada giusta, lo vediamo in settimana come si impegna, si metta nelle mani dell’allenatore”. A Rhyad dice di trovarsi a casa (” è la terza volta che giochiamo qui a Riyadh, abbiamo vinto le due precedenti e speriamo di ripeterci”) e ammette: “A inizio stagione non ero al top ma ho ritrovato la condizione anche con la spinta di Frattesi e Zielinski. Non devo pensare all’età, li ringrazio perché ogni giorno, sia in allenamento che in partita, mi portano a mostrare le mie qualità e a meritare il mio posto. Tutti vogliamo giocare, ma siamo qui per supportarci a vicenda a dare il massimo per vincere. Il nostro obiettivo però è di squadra e non individuale, non conta chi gioca ma conta vincere”.
Domanda finale con trabocchetto per un suo possibile futuro in Arabia: Sto seguendo la Saudi League, non troppo. Ci sono tanti miei ex compagni e amici che giocano qui. Ho un contratto con l’Inter e vedremo cosa succederà a fine stagione, ma sono contento di giocare all’Inter”: