Inter-Fluminense, Chivu sull’allerta fulmini a Charlotte: “Si prenda una decisione prima”

  • Postato il 30 giugno 2025
  • Calcio
  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Spero che per domani, in ogni caso, si prenda una decisione prima della partita. Se si va allo stadio e poi ci dicono che dobbiamo aspettare due ore, diventa difficile per la preparazione”. Nella conferenza stampa pre gara di Cristian Chivu c’è tempo e spazio anche per il discorso allerta fulmini che ha già condizionato Benfica-Chelsea, ma che ormai non stupisce più. Sono infatti già sei le partite sospese nel torneo, con interruzioni lunghissime. E a questa lunga lista potrebbe aggiungersi anche InterFluminense, match in programma per le 21 italiane di oggi, lunedì 30 giugno. Saranno però le 15 a Charlotte e sarà il momento di massima allerta nella zona.

Le temperature sono altissime e il pericolo temporale è più alto, motivo per cui ancora prima di cominciare, il match è già a rischio rinvio o sospensione. Sull’argomento è tornato anche Cristian Chivu nella classica conferenza stampa prima di una partita. “Sono da considerare tanti dettagli, come e quando si mangia, come e quando si beve: siamo atleti professionisti e per esprimerci al meglio per 120’ dobbiamo essere pronti sotto tutti i punti di vista. Se davvero c’è un’allerta, si decida prima in modo che non influisca sulla qualità della partita e sulla preparazione dei calciatori”.

Un discorso frequente in queste prime due settimane di Mondiale per Club, che però non lascia felici gli addetti ai lavori, soprattutto gli allenatori. Oltre a Chivu, della questione aveva parlato anche Maresca dopo il lunghissimo ottavo di finale contro il Benfica. “Penso sia uno scherzo – ha detto il tecnico -. Non è calcio. Posso capire che per motivi di sicurezza si debba sospendere una partita. Ma se si sospendono sette o otto partite, significa che probabilmente questo non è il posto giusto per questa competizione”.

Ma perché le partite vengono sospese così frequentemente? La “colpa” è del protocollo. A Charlotte, al Bank of America Stadium, i fulmini sono tenuti sotto controllo sempre con grande attenzione e vige appunto una regola rigida: nel caso in cui ne venga rilevato qualcuno entro un raggio di 12,7 km dallo stadio, verrà applicato il “Seek Cover Protocol”. Si tratta dell’obbligo di sospensione dell’evento in modo da permettere alle persone all’interno dell’impianto di mettersi al riparo e di trovare una copertura adeguata. Il match potrà riprendere solo dopo che siano trascorsi almeno 30 minuti senza nuove scariche elettriche rilevate nella zona. Ma se nel frattempo si manifesta un altro fulmine, il conteggio riparte da zero, rendendo il rinvio a tempo indeterminato. Motivo per cui Benfica-Chelsea è stata sospesa per circa due ore quando mancavano pochissimi minuti alla fine.

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Il Fatto Quotidiano

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