Inter, Chivu: arriva il pugno duro con la squadra, il buonismo non paga, cosa accadrà
- Postato il 7 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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Gli errori che non spariscono , le rimonte subite e gli alibi che non bastano più. Per l’Inter di Chivu è arrivato il momento delle risposte. Dalle leggerezze difensive ai cali di concentrazione dovuti anche ad pizzico di presunzione: i vecchi difetti dell’Inter continuano a riemergere. In questa stagione, nonostante la qualità della rosa, i nerazzurri hanno rischiato più volte di compromettere partite già indirizzate. È una tendenza che negli ultimi anni è costata scudetti e punti pesanti persi: da ora Cristian Chivu ha deciso di cambiare strategia. Finora il tecnico rumeno ha sempre esaltato pubblicamente i suoi: lodi a destra e a sinistra ma evidentemente il buonismo non paga. Da adesso si volta pagina, meno carota e più bastone.
- Chivu furioso dopo il Kairat
- Numeri che fanno riflettere
- Pugno duro in privato, protezione in pubblico
- Le prossime sfide di Chivu
Chivu furioso dopo il Kairat
Le vittorie sofferte contro Verona e Kairat Almaty, arrivate più per fortuna che per gioco, hanno fatto esplodere la rabbia del tecnico. Dopo la gara di Champions, Chivu non ha nascosto il proprio disappunto: «Devo lavorare per trovare le parole giuste e alzare il livello di attenzione, devo trovare qualcosa in più di quello che ho fatto in questa settimana».
Nel post partita, prima ancora di presentarsi davanti ai giornalisti, l’allenatore ha chiuso i giocatori nello spogliatoio per un confronto diretto. L’approccio molle e la mancanza di concentrazione lo hanno deluso profondamente. Lo stesso Dimarco ha ammesso: “Abbiamo sottovalutato l’avversario e sbagliato cose semplici”.
Numeri che fanno riflettere
La fragilità mentale dell’Inter è testimoniata dai numeri poco convincenti nei risultati finali. Nel campionato 2024-25, la squadra è stata rimontata o superata in sei occasioni, lasciando per strada tredici punti contro avversari di medio-bassa classifica. Inoltre, dodici dei trentacinque gol subiti sono arrivati negli ultimi quindici minuti: un terzo del totale.
Il rigore di Pedro al 90’ contro la Lazio, che ha consegnato lo scudetto a Conte, resta un simbolo di questa debolezza cronica. Anche gli scontri diretti continuano a rappresentare un tallone d’Achille. Nella scorsa stagione, l’Inter ha raccolto appena 12 punti su 24 contro le prime cinque in classifica, lontana dai 20 ottenuti nell’anno dello scudetto.
Pugno duro in privato, protezione in pubblico
Chivu ha scelto ora una linea precisa: mai attaccare i suoi pubblicamente, ma usare il pugno di ferro nello spogliatoio. Dopo il Kairat, lo si è visto sbracciare e gridare in campo; poi, negli spogliatoi, ha ribadito il concetto. Solo dopo aver calmato gli animi, si è presentato ai microfoni per prendersi ogni responsabilità: “La responsabilità è mia. Evidentemente non sono riuscito a dare le motivazioni giuste. Per me è una lezione”.
Le prossime sfide di Chivu
L’Inter dovrà mostrare un volto diverso già contro la Lazio nel big match di domenica. Chivu pretende attenzione e determinazione, consapevole che il calendario propone prove decisive: dopo la sosta, ci saranno il derby col Milan e la trasferta contro l’Atletico Madrid.
Vincere anche senza brillare è comunque un segnale di forza. Dopo la sconfitta con la Juventus, i nerazzurri hanno centrato nove vittorie in dieci partite, cadendo solo a Napoli. Ma resta un dubbio: quanto è solida mentalmente questa squadra?