Il tecnico rumeno mette le mani avanti: “Ci aspetta una gara non semplice e non ascolto gli altri. Non è mai facile vincere in queste competizioni. Bisogna accettare il fatto che affrontiamo una squadra che ha affrontato quattro turni preliminari. Gli avversari non sono semplici e non manchiamo di rispetto a nessun avversario”. Lautaro non segna ma gioca sempre, Chivu è lapidario: “Se non segna lui segnano altri. Le responsabilità a volte annebbiano i pensieri, gli ho detto: impara anche a sorridere, noi sappiamo chi sei e quanto conti per noi, deve imparare a sorridere. Mi sembra comunmque che siamo ancora la squadra che fa più gol, vale anche per la difesa”.
La polemica sulle formazioni
Chivu non ci sta a sentirsi chiedere perché giocano poco Acerbi, de Vrij e altri: “Bisogna accettare sempre le mie scelte, che sono sempre fatte per il bene della squadra. Mi prendo la responsabilità di tutto quello che faccio, ora si cerca una polemica sul perché gioca l’uno o l’altro, sono mie scelte, certo qualcuno sarà più incazzato perché ha giocato meno ma le mie sono sempre scelte ragionate. Abbiamo subito 12 gol ma 7 sono arrivate in due partite dove si poteva far meglio dal punto di vista mentale non difensivo e poi preferisco vincere 4-3 piuttosto che 1-0. Bisogna saper anche perdere se non sai perdere non sai vincere. Ho un gruppo che lascia a parte l’ego, capisce l’importanza del gruppo e dimentica il cognome che ha sulla schiena: la tempesta arriva sempre ma bisogna sapersi rialzare”
Poi aggiunge: “Possiamo migliorare sempre, ne siamo consapevoli. Vogliamo continuità, dobbiamo accettare che si può cadere, ma che bisogna reagire. Capiterà di nuovo di essere in una tempesta, il calcio in questo è come la vita in generale. Avete cercato di mettere in difficoltà Carlos, mi è piaciuto come ha risposto. E’ un ragazzo maturo, umile e che sa dove vuole arrivare. Questo stiamo cercando di diventare: un gruppo maturo, consapevole che gli anni e le stagioni sono sempre difficili. Bisogna rimanere in piedi durante le tempeste, aspettare che passino perché è bello anche godersi il sole dopo”.