Inflazione ancora in aumento a marzo (1,9%). Corrono alimentari e spese per la casa

  • Postato il 16 aprile 2025
  • Economia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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L’inflazione italiana in marzo si è attestata all’ 1,9%. Lo fa sapere l’Istat, rivedendo lievemente al ribasso la stima preliminare (2%) diffusa ad inizio mese. Rispetto a febbraio i prezzi sono saliti in media dello 0,3%. L’inflazione mostra dunque un’accelerazione, a febbraio si attestava all’1,6%, a gennaio all’1,5% e a dicembre all’1,3%. L’inflazione acquisita per il 2025 (ovvero il dato che si avrebbe a fine anno in caso di variazioni nulle da qui alla fine dell’anno, ndr) è ora pari all’1,3%.

Accelera anche il carrello della spesa, ovvero il sottoindice dedicato ai soli beni alimentari, per la cura della casa e della persona, che segna ora + 2,1% rispetto a marzo 2024, dal +2% di febbraio. Resta invece stabile l’andamento dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto a +1,9%.

L’incremento dei prezzi dipende soprattutto dai beni energetici (+2,6%, da +0,6%) e dagli alimentari non lavorati (+3,3%, da +2,9%). Più nel dettaglio l’insieme dei beni alimentari segna un incremento medio dei prezzi rispetto all’anno prima del 2,5%, la voce “acqua, abitazione, elettricità e combustibili”, addirittura + 6%, la ristorazione segna un + 3,3%. Incrementi più contenuti per servizi sanitari e salute (+ 1,4%) e per tessile e abbigliamento (+ 0,8%). Scendono rispetto ad un anno fa i prezzi della voce comunicazioni (- 4,8%).

“Dati pessimi! Prosegue l’impennata dei prezzi, che su base tendenziale prosegue ininterrottamente dallo scorso settembre (era +0,7%), ossia da 6 mesi. Una progressione che si spera possa terminare in aprile, grazie alla fine della stagione termica, che porterà a un calo del prezzo del gas e al bonus straordinario sulle bollette della luce, intervento tardivo del Governo ma che ora si spera possa porre un freno alla corsa dei prezzi” commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Pasqua più salata per gli italiani, con le famiglie che dovranno mettere in conto sensibili rialzi dei prezzi per i generi alimentari, con alcuni prodotti che registrano rincari a due cifre rispetto al 2024″, lo afferma Assoutenti.

Nell’intera zona euro, comunica Eurostat, l’inflazione si è attestata al 2,2%, in calo rispetto al 2,3% di febbraio. Un anno prima, il tasso era del 2,4%.

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