Infarto, il sintomo che viene ignorato da un paziente su due: come salvarsi la vita

  • Postato il 3 marzo 2025
  • Di Libero Quotidiano
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Infarto, il sintomo che viene ignorato da un paziente su due: come salvarsi la vita

Fate molta attenzione ai sintomi dell'infarto. Ci sono dei campanelli d'allarme che non vanno assolutamente sottovalutati.A quanto pare, secondo recenti studi, una persona su tre soffre di malattie cardiovascolari, e tra queste c'è sicuramente lo scompenso cardiaco. E proprio questa patologia di fatto sarebbe legata anche a un declino della funzione cognitiva. E nella metà dei casi questo campanello d'allarme non viene mai riscontrato. Adesso il progetto Dorian Gray dell'Ue proverà a far luce su questa correlazione. L'iniziativa è guidata dall'Università di Brescia e da diversi partner tra cui la Società Europea di Cardiologia (ESC), andrà avanti per cinque anni (con data di inizio ufficiale il 1° gennaio 2025) con un sostegno economico di 11 milioni di euro distribuiti tra 24 partner.

 

 

 

"Per anni, la malattia di Alzheimer e la demenza cerebrovascolare sono state considerate entità separate. Ricerche recenti suggeriscono che potrebbero rappresentare un continuum, con percorsi sovrapposti che favoriscono la deposizione di beta-amiloide vascolare o parenchimale – commenta in una nota dell'ESC il coordinatore scientifico di Dorian Gray, Riccardo Proietti dell'Università di Liverpool”.

E come ricorda Repubblica, il progetto integrerà dati del mondo reale da più fonti (ad esempio smartwatch, smartphone, tablet) e sfrutterà l'intelligenza artificiale (IA) insieme a variabili cliniche per consentire la stratificazione del rischio e il trattamento personalizzato. Infine secondo Proietti, "le malattie cardiovascolari non solo condividono i fattori di rischio con il deterioramento cognitivo, ma possono anche contribuirvi, attraverso meccanismi come ipoperfusione cronica, infarti e rigidità arteriosa. Tuttavia, una teoria unificante rimane sfuggente a causa della mancanza di biomarcatori affidabili per la diagnosi precoce e la stratificazione del rischio nei pazienti MCI con malattie cardiovascolari. L'obiettivo di Dorian Gray è sviluppare un'ipotesi basata sulla neurobiologia che colleghi MCI e malattie cardiovascolari, utilizzando biomarcatori per la valutazione clinica per informare le politiche sanitarie congiunte per la prevenzione, sviluppando al contempo uno strumento digitale innovativo che può essere utilizzato per il miglioramento cognitivo". 

 

 

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Autore
Libero Quotidiano

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