"Infame!". Per il Brasiliano in cella finisce malissimo: spunta un video-choc (registrato in carcere) | Guarda
- Postato il 17 dicembre 2024
- Di Libero Quotidiano
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"Infame!". Per il Brasiliano in cella finisce malissimo: spunta un video-choc (registrato in carcere) | Guarda
"Infame, infame, Brasiliano sei un infame". Questa l'accoglienza riservata dai detenuti di Regina Coeli al "Brasiliano", ossia Massimiliano Minnocci, l'influencer finito in carcere a fine novembre con l'accusa di aver aggredito a bastonate la sua compagna. Spunta un video inquietante, immagini che testimoniano come il Brasiliano, in carcere, possa vivere un incubo, così come già trapelato negli ultimi giorni e raccontato anche a La Zanzara, il programma di Radio 24 condotto da Giuseppe Cruciani in cui il Brasiliano era apparso in diverse occasioni.
Resta un mistero la data esatta in cui è stato realizzato il video che documenta l'accoglienza riservata a Minnocci: potrebbe risalire al giorno del suo arresto o a uno dei giorni successivi. Quel che è certo è che le voci dei detenuti - rilanciate da Corriere.it - non lasciano spazio a dubbi sul clima ostile (a dir poco) che circonda l'influencer, 45 anni, che presto lascerà il carcere per scontare gli arresti domiciliari a casa dei genitori, come stabilito dal gip.
La clip, che dura circa 25 secondi, è stata ripresa con un cellulare da uno dei detenuti, il quale si trovava dietro le sbarre della cella. L'identità dell'autore rimane sconosciuta, così come resta un mistero il modo in cui le immagini siano uscite dal carcere. La vicenda presenta diversi aspetti poco chiari, dal momento che, come noto, il possesso di telefoni cellulari è severamente vietato all'interno delle celle. In questo caso, per di più, si tratta di uno smartphone, ulteriore elemento che solleva interrogativi. In ogni caso, chi ha registrato quel video, ha preso moltissimi accorgimenti: non ha mai inquadrato gli agenti della penitenziaria e ha nascosto il telefono sotto la coperta.
Chiarissimo il messaggio a Minnocci, bollato come "infame" dai detenuti, i quali facevano rumore battendo contro le pareti delle loro celle mentre gli agenti chiudevano la cella del Brasiliano.
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