Indagine sull’attentato a Ranucci, la Procura di Roma acquisisce l’audizione in commissione Antimafia
- Postato il 7 novembre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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I pubblici ministeri della Procura di Roma hanno richiesto formalmente l’acquisizione della trascrizione dell’audizione che il giornalista Sigfrido Ranucci ha tenuto lo scorso 4 novembre davanti alla commissione parlamentare Antimafia. La richiesta è legata all’indagine sull’attentato subito dal conduttore di Report, avvenuto nella notte tra il 16 e il 17 ottobre a Pomezia, alle porte di Roma. L’ordigno, con un chilo di esplosivo e in grado di uccidere, ha distrutto le auto di Ranucci e di sua figlia, parcheggiate fuori dalla loro abitazione. Le indagini, affidate al pm della Direzione distrettuale Antimafia Carlo Villani e coordinate dall’aggiunto Ilaria Calò, procedono con l’ipotesi di reato di danneggiamento aggravato dal metodo mafioso.
L’audizione in Antimafia, in cui il giornalista, sotto scorta dal 2014, ha ricostruito le varie minacce legate alle inchieste di Report, era stata in parte secretata. Il momento cruciale era arrivato dopo una domanda specifica posta dall’ex magistrato e senatore del M5s Roberto Scarpinato, riguardo a presunti pedinamenti subiti da Ranucci. “Dopo una puntata di Report che riguardava la presidente del Consiglio Meloni, lei ha dichiarato di essere stato pedinato su richiesta del sottosegretario Fazzolari: ci vuole raccontare meglio questo episodio e farci capire se ci può essere se una connessione con quello che gli è accaduto?”, aveva chiesto il parlamentare. A quel punto, Ranucci ha chiesto di spegnere audio e telecamere e di secretare la sua risposta.
L’episodio aveva scatenato l’immediata reazione del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari. “Mi auguro che, nella sua risposta, Ranucci abbia avuto il decoro di non assecondare il delirio di Scarpinato e l’onestà intellettuale di ritrattare l’accusa surreale che mi aveva mosso di averlo fatto pedinare dai nostri servizi”, ha detto, accusando Scarpinato di aver insinuato il sospetto di un collegamento tra lui e l’attentato. Sospetto che la richiesta di Ranucci di secretare la risposta avrebbe alimentato mentre, secondo Fazzolari, avrebbe dovuto essere respinto chiaramente. Fazzolari ha quindi confermato l’intenzione di procedere con azioni legali contro Ranucci, spiegando che si sarebbe fermato se il giornalista avesse smentito le accuse. Ma Ranucci ha rifiutato e “ha messo in scena un altro grottesco siparietto” con l’aiuto di Scarpinato.
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