"Incredibile, ci rivela che ci sono sentenze già scritte da divulgare domani": chi accusa il giudice Albano

  • Postato il 10 novembre 2024
  • Di Libero Quotidiano
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"Incredibile, ci rivela che ci sono sentenze già scritte da divulgare domani": chi accusa il giudice Albano

Lo scontro tra una parte della magistratura e l'esecutivo si fa sempre più duro. E dopo le parole del giudice Silvia Albano in occasione del convegno per i 60 anni di Magistratura Democratica  è intervenuto il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri che non ha usato giri di parole: "È incredibile quello a cui stiamo assistendo. La magistrata di Magistratura Democratica Silvia Albano, nel corso di un comizio del suo movimento di appartenenza, ci rivela che ci sono sentenze già scritte e che saranno divulgate domani. In questo modo si esercita la giustizia in Italia da parte di alcuni magistrati. In una manifestazione di un'organizzazione chiaramente politica, come Md, una sua appartenente ci spiega che c'è già una sentenza fatta, non da lei, e che domani sarà resa nota ai comuni mortali. Applausi. Stiamo peggio che in Corea del Nord. Lì, forse, ci sono più garanzie e più trasparenza nella giustizia di quante ve ne siano in Italia", afferma.

 

Poi ha aggiunto: "Il Paese pericoloso non è l'Egitto, ma è l'Italia finchè ci sono persone del genere a gestire la giustizia". Intanto domani sono fissate le udienze di convalida dei trattenimenti per i sette migranti portati venerdì scorso nel centro di permanenza per il rimpatrio in Albania. Per un ottavo migrante, sempre richiedente asilo, risultato vulnerabile dopo l'arrivo era stato disposto il rientro in Italia. Lo scorso 18 ottobre i giudici della sezione specializzata in materia di immigrazione del tribunale di Roma non avevano convalidato i trattenimenti, emessi dalla Questura della Capitale, per i primi migranti che erano stati portati all'interno del centro di permanenza per il rimpatrio di Gjader. Ordinanza che è stata poi impugnata dal Viminale davanti ai giudici della Corte di Cassazione. 

 

 

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Libero Quotidiano

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