Incontro tra Silvia Salis e Renzo Piano, sul tavolo anche il futuro della sopraelevata

  • Postato il 26 giugno 2025
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Generico giugno 2025

Genova. Si è parlato – accennato sarebbe meglio dire – anche del futuro della sopraelevata di Genova durante l’incontro avuto ieri nello studio-casa di Vesima dell’architetto Renzo Piano con la sindaca Silvia Salis e parte della giunta (il vicesindaco Terrile, l’assessora all’Urbanistica Coppola e quello alla Cultura Montanari).

L’infrastruttura più amata e al contempo odiata dai genovesi è da tempo immemore al centro del dibattito. L’ex sindaco Marco Bucci, più volte, aveva dichiarato che una volta completato il tunnel subportuale sarebbe stato un referendum tra i cittadini a sancire se la strada Aldo Moro avrebbe dovuto restare in piedi o meno.

“Ne abbiamo parlato, certo – ha detto Salis, a margine di un convegno della Camera di Commercio – come abbiamo sempre detto, prima da parte nostra c’è l’intenzione di capire quale sarà l’impatto sui flussi di traffico del futuro tunnel subportuale, dopodiché si potrà valutare il futuro della sopraelevata che però potrebbe vedere una soluzione mista, non necessariamente un sì o no, si potrebbero ipotizzare funzioni diverse per parti diverse della sopraelevata, con Piano abbiamo avuto modo di approfondire questo argomento ma ci vorrà ancora molto tempo, per ora possiamo solo dire che appoggiamo il progetto del tunnel”.

L’archistar e i suoi collaboratori, a questo proposito, sono impegnati anche nella progettazione e ideazione del grande parco della Lanterna che dovrebbe sorgere allo sbocco Ovest del tunnel, e poi nell’elaborazione delle intersezioni tra il tunnel e la viabilità cittadina.

Al Renzo Piano building workshop di Vesima, però, si è affrontato anche il tema Waterfront Levante, a partire dalle problematiche emerse circa il Palasport nei giorni scorsi – la gestione di quell’impianto è risultata tutt’altro che ottimale in occasione degli Europei di scherma – e anche relativamente alla prevista demolizione della tensostruttura sul mare.

Ma al centro della discussioni con gli architetti e progettisti del RPBW anche gli interventi che ancora devono essere realizzati come la cosiddetta Fabbrica delle Idee, un incubatore d’impresa per giovani start-up, il parco pubblico della Foce e un nuovo hotel.

Autore
Genova24

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