Incidenti stradali, quali sono le città italiane dove si rischia di più
- Postato il 22 febbraio 2025
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- Di Virgilio.it
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L’Italia, con il suo ricco patrimonio storico e culturale, è anche un Paese che deve affrontare delle sfide significative in termini di sicurezza stradale. Il nuovo indicatore di pericolosità stradale 2025 offre una panoramica dettagliata delle città nostrane più pericolose per quanto riguarda gli incidenti su strada, basata su un’analisi ponderata dei dati di incidentalità. Questo indicatore, calcolato sui dati Istat relativi al periodo 2016-2024, tiene conto di diversi fattori, tra cui i tassi di incidentalità, le spese pro capite per la manutenzione delle strade e i correttivi applicati ai grandi Comuni. L’obiettivo è fornire uno strumento utile per comprendere meglio le dinamiche dell’insicurezza stradale e per indirizzare interventi mirati a migliorare la sicurezza per tutti gli utenti della strada.
Indicatore di pericolosità stradale: come funziona
L’indicatore di pericolosità stradale 2025 è stato sviluppato attraverso una metodologia rigorosa che considera diversi aspetti critici:
- tassi di incidentalità Istat (2016-2024): i dati relativi agli incidenti stradali rilevati dall’Istat nel periodo 2016-2024 costituiscono la base principale per il calcolo dell’indice. Questi dati forniscono una visione complessiva della frequenza degli incidenti nelle diverse città italiane;
- correttivo per i grandi comuni: nei grandi comuni, è stato applicato un correttivo di 2 punti ogni 100 incidenti. Questo aggiustamento tiene conto della maggiore complessità del traffico e della maggiore densità di popolazione nelle aree urbane più grandi;
- spesa pro capite per la manutenzione delle strade: l’indicatore considera anche la spesa pro capite per la manutenzione delle strade, basata sui dati OpenPolis e OpenCivitas/Sorgei. Questo fattore riflette l’importanza degli investimenti nella manutenzione e nel miglioramento delle infrastrutture stradali per la sicurezza degli utenti;
- integrazione dei dati: i dati per l’indice sono stati raccolti attraverso questionari inviati agli enti e integrati con dati provenienti da fonti ufficiali come il Ministero dell’Interno, l’Istat, il Miur e l’Agenzia del Territorio. Questa integrazione garantisce una visione completa e affidabile della situazione della sicurezza stradale nelle diverse città.
La classifica delle città più pericolose
La classifica risultante dall’indicatore di pericolosità stradale 2025 rivela una situazione diversificata sul territorio nazionale:
- Roma: con un indice di pericolosità di 450,30, Roma si posiziona al primo posto come la città più pericolosa d’Italia per gli incidenti stradali. La Capitale presenta sfide complesse legate alla gestione del traffico, all’alta densità di popolazione e alla presenza di infrastrutture datate;
- Milano: il capoluogo lombardo si colloca al secondo posto con un indice di 323,73. Milano, pur essendo una città all’avanguardia in molti settori, deve affrontare problemi di congestione del traffico e di sicurezza stradale, soprattutto nelle ore di punta;
- Genova: la città ligure, nota per il suo traffico intenso, si posiziona al terzo posto con un indice di 197,74. La conformazione geografica di Genova, con strade strette e tortuose, contribuisce alla sua elevata pericolosità stradale;
- Firenze: con un indice di 171,49, Firenze è al quarto posto della classifica. Il capoluogo toscano, meta turistica di fama mondiale, deve gestire un flusso costante di veicoli e pedoni, spesso in spazi ristretti;
- Torino: la città piemontese si posiziona al quinto posto con un indice di 165,18. Torino, con la sua vasta rete stradale, presenta sfide legate alla gestione del traffico e alla sicurezza degli utenti vulnerabili, come pedoni e ciclisti;
- Bologna: il capoluogo emiliano-romagnolo è al sesto posto con un indice di 137,34. Bologna, una delle “Città 30“ italiane, ha adottato limiti di velocità di 30 km/h in alcune zone urbane per migliorare la sicurezza stradale;
- Napoli: con un indice di 126,44, Napoli si colloca al settimo posto. La città partenopea, con la sua alta densità di popolazione e il suo traffico caotico, presenta sfide significative in termini di sicurezza stradale;
- Bergamo: ottava in classifica. L’indice di pericolosità stradale 2025 è stato calcolato ponderando i tassi di incidentalità rilevati dall’Istat nel periodo 2016-2025;
- Venezia: nona in classifica la città lagunare;
- Verona: chiude la top ten delle città più pericolose d’Italia per gli incidenti stradali.
Strategie di intervento
L’indicatore di pericolosità stradale 2025 evidenzia la necessità di interventi mirati per migliorare la sicurezza stradale nelle città italiane. Alcune strategie chiave includono:
- investimenti nella manutenzione stradale: assicurare che le strade siano ben mantenute e sicure è fondamentale per ridurre il rischio di incidenti. Ciò include la riparazione di buche, la segnaletica chiara e la manutenzione dell’illuminazione stradale;
- implementazione di zone 30: l’introduzione di limiti di velocità di 30 km/h in aree urbane sensibili può contribuire a proteggere gli utenti vulnerabili della strada, come pedoni e ciclisti;
- miglioramento del trasporto pubblico: incentivare l’uso del trasporto pubblico può ridurre la congestione del traffico e il numero di veicoli in circolazione, migliorando la sicurezza stradale complessiva;
- campagne di sensibilizzazione: promuovere campagne di sensibilizzazione sull’importanza del rispetto delle regole del codice della strada e sull’adozione di comportamenti sicuri può contribuire a ridurre il numero di incidenti;
- utilizzo di tecnologie avanzate: l’implementazione di sistemi di gestione del traffico intelligenti e l’utilizzo di tecnologie avanzate per il monitoraggio delle strade possono contribuire a migliorare la sicurezza stradale.