Incidenti e vittime della strada in Italia, i dati dell’ISTAT

  • Postato il 25 luglio 2025
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Il 2024 ha segnato il definitivo ritorno a una mobilità su livelli pre-pandemici in Italia, con un aumento degli spostamenti per motivi di lavoro, studio e turismo. Questo incremento ha portato con sé un quadro complesso per la sicurezza stradale, dove, a fronte di una stabilità nel numero delle vittime, si è assistito a un aumento degli incidenti e dei feriti. Secondo i dati ISTAT, lo scorso anno il numero di morti registrati in incidenti stradali si è attestato a 3.030, un dato pressoché stabile rispetto al 2023 (-0,3%).

Questa cifra posiziona l’Italia al 19° posto nella graduatoria europea per mortalità stradale, con 51 morti ogni milione di abitanti, un valore superiore alla media UE27 di 45 morti per milione. Parallelamente, gli incidenti stradali con lesioni a persone sono aumentati del 4,1%, raggiungendo quota 173.364, e il numero dei feriti ha subito un incremento analogo, attestandosi a 233.853 (+4,1%). Nonostante ciò, rispetto al 2019, anno di riferimento per la sicurezza stradale, si osserva una diminuzione delle vittime (-4,5%) e dei feriti (-3,1%), sebbene gli incidenti stradali mostrino un leggero aumento (+0,7%).

Le categorie più fragili

Un’analisi più dettagliata rivela che l’incremento delle vittime si è concentrato in specifiche categorie di utenti della strada. In particolare, si è registrato un marcato aumento dei decessi tra i conducenti e i passeggeri di motocicli (+13,1%), con 830 vittime, e tra gli occupanti di autocarri (+30,4%), con 146 vittime. Anche gli utenti di monopattini elettrici hanno mostrato un preoccupante incremento degli infortunati, con 3.751 feriti e 23 morti nel 2024. Viceversa, altre categorie hanno visto una diminuzione delle vittime: gli occupanti di autovetture (-6,0%), i ciclomotoristi (-10,3%), i pedoni (-3,1%) e gli utenti di biciclette (-12,7%).

Vittime e feriti sulle strade italiane nel 2024
ISTAT
Dati di vittime e feriti in Italia nel 2024

L’aumento dei sinistri e dei feriti ha interessato tutte le tipologie di strade, con un picco sulle autostrade, dove gli incidenti sono accresciuti del +6,9% e i feriti del +7,0%. Sulle autovie è aumentato in maniera marcata anche il dato delle vittime (+7,1%), mentre si è registrata una diminuzione sulle strade urbane (-2,1%) e un leggero aumento su quelle extraurbane (+0,1%).

I comportamenti sbagliati e mezzi di trasporto più usati

I comportamenti errati alla guida continuano a essere la causa più frequente degli incidenti, con la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata che insieme costituiscono il 37,8% dei casi. L’eccesso di velocità è anche la violazione più sanzionata dopo la sosta vietata, rappresentando il 34% del totale delle infrazioni al Codice della Strada. Si evidenzia un lieve calo delle multe per il mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini, a fronte di un incremento di quelle per il mancato uso del casco.

Rimane elevato il numero di sanzioni per uso improprio di dispositivi in auto e aumentano quelle per guida sotto l’effetto di stupefacenti, sebbene vi sia una leggera discesa per la guida in stato di ebbrezza. Dal punto di vista della mobilità, i volumi di spostamento si sono stabilizzati rispetto al 2023. La domanda di mobilità giornaliera si è ridotta di circa il 6% rispetto al 2019, un dato che riflette l’impatto dello smart working, i cambiamenti negli stili di vita post-pandemia e le trasformazioni demografiche. Le persone tendono a percorrere distanze più brevi, con un calo significativo dei chilometri macinati rispetto al 2019 (-11,7%).

Incidenti stradali: le cause
ISTAT
Le cause degli incidenti stradali in Italia nel 2024

 

L’automobile rimane il mezzo di trasporto più utilizzato, rappresentando il 64,7% degli spostamenti nel 2023 e mantenendo una posizione dominante nelle preferenze modali degli italiani, nonostante una lieve flessione nel primo semestre 2024. La mobilità ciclistica e la micromobilità si attestano intorno al 4% come quota modale, in leggera crescita, mentre il trasporto collettivo prosegue un graduale recupero, seppur con un divario ancora presente rispetto ai livelli del 2019. Il costo sociale degli incidenti stradali con lesioni a persone ha superato i 18 miliardi di euro nel 2024, quasi l’1% del PIL nazionale.

I dati dall’introduzione del nuovo Codice della Strada

In un contesto così variegato, i dati più recenti forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), in collaborazione con il Ministero dell’Interno, offrono una prospettiva specifica e incoraggiante sull’impatto del nuovo Codice della Strada nei suoi primi sette mesi di applicazione. Questo periodo ha evidenziato un calo del 10,6% nel numero dei morti, passando da 762 a 681 vittime.

Anche il numero delle persone ferite è diminuito del 3,6% (da 24.143 a 23.185, ovvero 958 feriti in meno), e gli incidenti mortali sono calati dell’8,4% (da 692 a 634, con 58 eventi fatali in meno). Il numero complessivo di sinistri stradali è sceso da 41.566 a 40.532, con 1.034 sinistri in meno. Questi risultati sono stati accompagnati da un’intensificazione dei controlli, con 482.045 verifiche con etilometri o precursori.

Nonostante l’aumento delle verifiche, le sanzioni per guida in stato di ebbrezza sono diminuite del 21,6%, suggerendo una maggiore consapevolezza o un deterrente efficace. Un dato significativo è il ritiro di 43.003 patenti di guida, di cui 21.543 specificamente per l’uso del cellulare alla guida, e il ritiro di 28.562 carte di circolazione. Le violazioni complessive contestate sono calate del 14,9%, con riduzioni del 19,8% per l’eccesso di velocità e dell’8,5% per il mancato uso delle cinture di sicurezza.

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