Incidente sul lavoro in porto, morto un operaio 36enne

  • Postato il 5 febbraio 2025
  • 0 Copertina
  • Di Il Vostro Giornale
  • 1 Visualizzazioni
operaio morto lavoro porto molo giano riparazioni navali

Genova. Ancora un incidente mortale sul lavoro in Liguria. È successo poco dopo le 11.40 nel porto di Genova. La vittima è un operaio di 36 anni rimasto coinvolto in un incidente a Molo Giano nell’area delle riparazioni navali. Sul posto sono intervenuti immediatamente l’automedica e la Croce Verde Genovese per tentare di rianimare l’uomo, ma non c’è stato nulla da fare.

La dinamica è ancora da chiarire. Secondo le prime informazioni sarebbe stato rimasto colpito dal motore di una grossa imbarcazione alla quale stava facendo manutenzione nel bacino 2 di Ente Bacini, dato in gestione ad Amico & co. Il lavoratore era dipendente di una ditta specializzata in carpenteria che operava in subappalto.

Sul posto anche gli ispettori dello Psal della Asl 3 e la polizia. Anche il sostituto procuratore Stefano Puppo si è diretto a Molo Giano per un sopralluogo.

In attesa di comprendere la dinamica di cosa sia accaduto, Fim, Fiom e Uilm inviano le proprie condoglianze alla famiglia e ai colleghi del lavoratore deceduto. La reazione immediata dei lavoratori metalmeccanici delle riparazioni navali del porto di Genova è quella dello sciopero sino a fine giornata.

“Apprendo con sgomento della tragedia che si è verificata in porto a Genova e che è costata la vita a un operaio – così il presidente della Regione Liguria Marco Bucci -. Voglio esprimere ai familiari della vittima il cordoglio dell’intera Regione Liguria in questo momento di grande dolore. Ogni vita persa sul lavoro è una ferita profonda per la nostra comunità. Una tragedia che ci impone di rafforzare il nostro impegno per la sicurezza. È indispensabile proseguire il confronto con tutti gli attori del mondo del lavoro per adottare misure sempre più efficaci nella tutela dei lavoratori”.

“La scia di sangue sul lavoro deve essere fermata – dice Igor Magni Segretario Generale Camera del Lavoro di Genova e Maurizio Calà Segretario Generale Cgil Liguria -. In Liguria gli infortuni mortali sul lavoro sono in aumento: sono stati 26 nel corso del 2024 contro i 22 dell’anno precedente: una vera e propria mattanza. E’ evidente che su salute e sicurezza sul lavoro non si fa abbastanza: istituzioni e imprese devono interrogarsi su questo fallimento del sistema che ogni giorno miete vittime innocenti. La Cgil tutta si stringe al dolore di familiari, parenti e amici e sostiene lo sciopero dei lavoratori del comparto metalmeccanico delle Riparazioni Navali e dell’Ente Bacini del Porto di Genova”.

“L’ennesima morte sul lavoro nel Porto a Genova è inaccettabile. Nel 2025 sono già state superate le 80 vittime sul lavoro, un tragico bilancio che obbliga le istituzioni ad alzare l’attenzione. Chiediamo che al più presto vengano discusse le nostre proposte a tutela della qualità del lavoro e della sicurezza di chi quotidianamente opera in porto. Ancora in questi giorni abbiamo presentato emendamenti sulla sicurezza del lavoro portuale al Decreto emergenze Pnrr, ma non sono stati presi in considerazione dal Governo, dimostrando che la sicurezza sul lavoro non è una loro priorità. Noi continueremo ad insistere affinché lo diventi e affinché accolgano le nostre proposte. Oggi è di nuovo il giorno del cordoglio e tutta la nostra vicinanza va alla famiglia e ai colleghi dell’operaio”, così i deputati PD Valentina Ghio e Alberto Pandolfo.

“Siamo di fronte all’ennesima tragedia sul lavoro – commenta il gruppo PD in Regione Liguria – che lascia senza parole, ma che impone interventi sulla sicurezza immediati, perché non si ripeta più. Chiediamo, ancora una volta, che vengano incrementati gli organici Psal e si investa sulla formazione, ad oggi abbiamo assistito solo a interventi parziali e insufficienti. Regione e Governo devono agire sulla prevenzione in modo costante e determinato e non far sentire la propria voce solo a tragedia avvenuta. Dal Gruppo PD in Regione condoglianze e vicinanza alla famiglia e ai colleghi dell’operaio. Non si deve più morire sul lavoro e noi porteremo avanti ogni azione perché tutti gli interventi di prevenzione vengano messi in campo”.

Autore
Il Vostro Giornale

Potrebbero anche piacerti