Incidente mortale a Sampierdarena, l’uomo trascinato dal camion era il musicista Elio Arlandi

  • Postato il 17 dicembre 2025
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elio arlandi

Genova. Il pedone investito ieri sera in via Cantore a Sampierdarena e trascinato per almeno due chilometri da un mezzo pesante lungo corso Martinetti era Elio Arlandi, musicista e membro del gruppo blues Big Fat Mama, tra i primi in Italia a proporre il genere nel 1979.

Arlandi era stato chiamato da Piero De Luca insieme a Giampiero Esposito e Fiorenzo Bodellini per formare il gruppo che poi ha cambiato formazione nel corso del tempo.

Ieri sera, dopo le 19, Arlandi è stata la quattordicesima vittima sulle strade genovesi in questo 2025. Nel corso della giornata verrà probabilmente ricostruita tutta la dinamica della tragedia, ma intanto la Fiab, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, chiede un intervento immediato e concreto: l’installazione obbligatoria di sensori di rilevazione di pedoni e ciclisti sui mezzi pesanti che circolano nelle aree urbane.

“Non si tratta di eventi isolati − scrive la Fiab in una nota − già il 10 maggio 2023, in via Cornigliano un autoarticolato ha investito più pedoni su una strada urbana mettendo in luce i rischi intrinseci del transito di mezzi pesanti in aree densamente abitate. In quell’incidente una donna di 50 anni ha perso la vita e un’altra persona è rimasta gravemente ferita. Riteniamo inaccettabile che continuino a verificarsi vittime e gravi feriti perché non vengono adottate misure di prevenzione efficaci. Tra queste, la più urgente è l’introduzione obbligatoria di sistemi di rilevazione dei pedoni e dei ciclisti (sensori di presenza e dispositivi anti-angolo cieco) su tutti i mezzi pesanti che operano su strade urbane, corredati da dispositivi di segnalazione acustica e visiva per l’autista”.

La Fiab fa l’esempio di Milano: nel contesto della Zona a Traffico Limitato “Area B”, il Comune ha stabilito che camion, furgoni e autobus devono essere dotati di sistemi di allerta per pedoni e ciclisti (blind spot warning systems) per poter accedere alla città nelle fasce orarie e aree soggette a restrizioni. Le norme prevedono l’obbligo di tali dispositivi e la possibilità di escludere dalla circolazione i veicoli non conformi, con sanzioni per gli inadempienti.

In particolare: obbligo di sistemi di segnalazione di angolo cieco per mezzi pesanti per accedere all’Area B del Comune di Milano; divieto di accesso a veicoli privi di tali dispositivi, salvo eccezioni temporanee soggette a condizioni molto restrittive.

Queste misure, secondo la Fiab, hanno un duplice effetto tangibile: riduzione dei rischi di investimento per pedoni e ciclisti e migliore sicurezza stradale complessiva nelle aree urbane densamente trafficate.

“L’inerzia della pubblica amministrazione di fronte a fenomeni che si ripetono con esiti tragici non può essere ulteriormente tollerata: restare fermi significa assumersi la responsabilità di nuove vittime. È urgente che anche il nostro Comune si attivi – come già fatto da realtà virtuose – per normare, controllare e incentivare l’adozione di tecnologie di sicurezza sui mezzi pesanti e per limitare il loro transito nei tessuti urbani più densamente popolati”.

La richiesta è dunque dell’immediata istituzione di un piano comunale che richieda l’adozione di sensori e sistemi anti-angolo cieco su tutti i mezzi pesanti che operano in ambito urbano; di restrizioni di accesso progressive per i mezzi privi di tali tecnologie all’interno del centro abitato; di campagne di controllo e sanzione efficaci per assicurare l’osservanza delle norme.

 

Autore
Genova24

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