Incidente a Scanzano Jonico, la strage di braccianti stipati in auto

  • Postato il 5 ottobre 2025
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Incidente a Scanzano Jonico, la strage di braccianti stipati in auto

Quattro morti nell’incidente a Scanzano nella vettura (erano in 10) che si è scontrata con un Tir; braccianti indiani e pachistani diretti dalla Puglia nel Materano


SCANZANO JONICO – Sabato 4 ottobre 2025: è strage di braccianti in Basilicata. Nuovo dramma sulle strade lucane che si trasformano in un luogo di morte per chi deve raggiungere il luogo di lavoro. Quattro uomini di nazionalità pakistana hanno perso la vita in un incidente stradale avvenuto a Scanzano Jonico, nel Materano, sulla Fondovalle dell’Agri, una strada molto trafficata che taglia in due la Basilicata e spesso al centro della cronaca lucana per altri gravi incidenti.

LA RICOSTRUZIONE DELLA VICENDA

I braccianti si stavano trasferendo dalla Puglia per lavorare proprio in provincia di Matera, zona a forte vocazione agricola per l’ortofrutta. Intorno alle 14 e 30 di ieri i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Matera, con personale della Sede Distaccata di Policoro, sono intervenuti per un grave incidente stradale avvenuto sulla Strada Statale 598. Un camion Fiat Iveco si è scontrato – per cause in fase di accertamento da parte delle forze dell’ordine – con una Renault Scenic da sette posti su cui però viaggiavano dieci uomini, tutti braccianti agricoli.

La mancanza di documenti ha reso ancora più complicata l’identificazione delle vittime e dei feriti. I soccorritori si sono trovati di fronte a uno scenario terrificante: quattro uomini sono morti all’istante all’interno della Scenic, mentre altri sei sono rimasti feriti e trasferiti negli ospedali della zona dagli operatori sanitari del 118 Basilicata soccorso. I Vigili del fuoco hanno dovuto lavorare a lungo per liberare i cadaveri e i feriti dalle lamiere della vettura.

Praticamente illeso invece l’autista del camion, che è stato sentito dalle forze dell’ordine, che conducono le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Matera. Nelle prossime ore bisognerà prima di tutto far luce sull’identità di vittime e feriti e poi capire cosa facessero in Italia e come mai fossero in dieci su una vettura da sette posti. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti, oltre ai Vigili del Fuoco, personale Anas, i sanitari del 118 e la Polizia stradale per i rilievi di rito e la gestione della viabilità.
Il tratto di strada interessato dall’incidente è al momento chiuso al traffico per consentire le operazioni di soccorso, l’estrazione degli occupanti dai mezzi e la successiva rimozione dei veicoli.

L’INCIDENTE DI SCANZANO RICORDA LA STRAGE DI BRACCIANTI DEL 2018 NEL FOGGIANO

Quanto accaduto ieri a Scanzano Jonico riporta alla mente la strage dei braccianti dell’agosto del 2018 nel Foggiano, quando furono dodici le vittime del tremendo impatto tra un tir e un furgone, con targa romena, su cui viaggiavano i cittadini stranieri. I braccianti stavano tornando a casa dopo una giornata di lavoro nei campi, dove avevano raccolto pomodori. Fu questo uno degli episodi più drammatici in cui hanno perso la vita cittadini extracomunitari.

Il pericolo non è solo il caldo o il freddo, la fatica, la mancanza di protezioni adatte. L’incidente di Scanzano non fa altro che confermare che i lavoratori muoiono anche per le strade. È vero per tutti i settori, ma quando si parla di agricoltura il rischio dei cosiddetti infortuni “in itinere” è aggravato dalle distanze, dalle strade dissestate, dai luoghi spesso isolatissimi dove vivono i braccianti, siano ghetti o centri di accoglienza. Per chi lavora sotto un “caporale”, andare al lavoro in bicicletta significa tenere per sé una parte in più del guadagno della giornata, senza essere costretti a pagare il trasporto, ma anche rischiare di essere investiti. Oppure andare in dieci in un’autovettura omologata per sette posti. Un dramma nel dramma.

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