Inchiesta urbanistica Milano, pm depositano ricorso su Pirellino e induzione indebita al sindaco Sala e altri indagati

  • Postato il 8 agosto 2025
  • Giustizia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Dopo qualche giorno di valutazione, anche la Procura di Milano ricorre nell’inchiesta sull’urbanistica che ha portato a sei misure cautelari. In particolare, i pm titolari dell’indagine hanno presentato appello al Tribunale del Riesame per ribadire l’ipotesi di induzione indebitaesclusa dal giudice per le indagini preliminari Mattia Fiorentini che non ravvisava il reato – per il progetto Pirellino-Torre Botanica che coinvolge, tra gli altri, l’ex assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, l’ex presidente della Commissione per il paesaggio Giuseppe Marinoni e l’imprenditore Manfredi Catella. Vicenda che chiamava in causa, tra gli altri, l’architetto Stefano Boeri e il sindaco Giuseppe Sala, entrambi indagati. Nel provvedimento si ribadisce anche la cifra della presunta corruzione (138mila euro) contestata all’architetto Alessandro Scandurra.

Udienze Riesame – “Noi abbiamo dimostrato in modo documentale che non c’è nessun fatto di corruzione. Tutti i contratti tra la società Scandurra Studio e i singoli costruttori rispondevano a reali attività che sono state fatte e non sono mai copertura di dazioni. Non c’è mai in nessun atto del procedimento la prova di un accordo corruttivo” sostiene il legale Giacomo Lunghini al termine dell’udienza davanti ai giudici del Riesame. “Rispetto all’omessa astensione è pacifico che fino al giugno del 2023 il Comune istruiva i membri della commissione rispetto a doversi astenere solo rispetto a propri progetti. Cosa che Scandurra ha sempre fatto: si è sempre astenuto sui propri progetti e non su quelli degli altri”. Anche i legali di Bezziccheri hanno discusso oggi davanti ai giudici della libertà: “Non c’è nessun sistema corruttivo al quale Bezziccheri abbia partecipato, non c’è nessun illecito urbanistico nelle operazioni che ha portato avanti. Abbiamo parlato a lungo abbiamo depositato una serie di atti scritti. La custodia cautelare in carcere ci lascia sgomenti”.

Il caso Pirellino – Atti dell’inchiesta sull’”incontrollata espansione edilizia” c’è un messaggio dell’architetto Stefano Boeri (anche lui indagato) che il 21 giugno 2023 scrive al primo cittadino: “Ciao Beppe. Scusa il disturbo su un tema che mi riguarda come prof. Davvero non avrei voluto farlo ma domani ho conferimento in Commissione Paesaggio dopo due bocciature su Progetto Bosco Verticale Porta Nuova. Ne ho parlato a lungo con Giancarlo (Tancredi, allora assessore), Mario e Malangone. Marinoni sta sbagliando nel chiederci variazioni che non c’entrano nelle competenze della commissione. E non solo con noi. Se insiste rischiano rottura e ricorso Tar e Catella (Manfredi, l’immobiliarista di Coima) che va sui giornali. Ho suggerito di spostare conferimento. Scusa, ultima cosa crearti problemi ma prendilo come warning per domani. Ciao”.

Perché questo messaggio? Nelle sedute precedenti della Commissione paesaggio, presieduta da Marinoni, c’era stato un parere negativo a cui l’archiestar e l’immobiliarista Manfreadi Catella (ai domiciliari), tenevano particolarmente. Sala risponde in giornata che verificherà e il giorno dopo l’“allarme”, la Commissione, dà un parere favorevole condizionato. Boeri quindi manda due vocali a Catella (che dopo i pareri negativi di marzo e maggio si era già lamentato con lo stesso Marinoni, ndr) spiegando che le obiezioni del presidente erano sparite completamente. Il 5 ottobre, poi, il progetto ottiene il parere favorevole: l’impatto “dei volumi” e “gravi incongruenze progettuali” si erano attenuate fino a sparire anche grazie, questa l’ipotesi dei pm Petruzzella, Filippini e Clerici – all’intervento dell’ormai ex assessore Giancarlo Tancredi, anche lui ai domiciliari.

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