Inchiesta urbanistica Milano, centrodestra e M5s chiedono il passo indietro di Sala: “Ora un cambio radicale”

  • Postato il 16 luglio 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Fratelli d’Italia chiede “un cambia radicale alla guida della città”. Per la Lega “il sindaco Sala deve spiegare cosa accadeva in Comune”. Forza Italia ribadisce di essere “garantista”, ma esprime preoccupazione. Il Movimento 5 stelle insiste per “un cambio di passo”. Silenzio, invece, dal Partito democratico. Dopo i sei arresti a Milano nell’ambito dell’ultima inchiesta sull’urbanistica, la politica torna a chiedere il passo indietro del primo cittadino e della sua giunta.

Fdi: “Ora un cambio radicale” – Il partito di Giorgia Meloni è stato tra i primi a reagire per chiedere le dimissioni di Beppe Sala. “Alla luce degli ultimi sviluppi giudiziari”, scrivono in una nota Sandro Sisler e Riccardo Truppo, senatore e capogruppo Fdi a Palazzo Marino, “che vedono per la prima volta un assessore in carica della giunta tra i destinatari di richieste di arresto per gravi accuse come corruzione e falso, Fratelli d’Italia rinnova la richiesta di un cambio radicale alla guida della città. Milano merita trasparenza, legalità e un’amministrazione che non fugga dalle proprie responsabilità”. Per Sisler “siamo di fronte a un sistema compromesso”: “Rispettiamo il lavoro degli inquirenti e, ovviamente, tutti sono innocenti fino a una sentenza di condanna definitiva, ma non possiamo non tenere in considerazione il dato politico che impone un atto di responsabilità: il sindaco Sala deve rassegnare le dimissioni“. E ancora: “Da troppo tempo Milano attende risposte serie e trasparenti da chi governa a Palazzo Marino. La misura è colma. Milano ha atteso i comodi della giunta Sala per ricevere risposte tecniche e politiche puntuali che potessero tirarla fuori dal pantano creato da 14 anni di gestione di sinistra”.

Lega: “Sala spieghi cosa accadeva in Comune”. Fi: “Forte preoccupazione” – Anche Silvia Sardone, vicesegretaria della Lega parla di “incapacità della giunta”: “Le notizie sull’allargamento dell’inchiesta sull’urbanistica a Milano sono preoccupanti. Siamo garantisti, ci auguriamo che tutto venga chiarito e non intendiamo alimentare processi mediatici”. Ma “resta un fatto politico: il sindaco Sala deve spiegare cosa accadeva in Comune. Le domande sono: negli uffici va ogni tanto? Vede che succede? O fa il sindaco solo sui social? È evidente da anni che il settore urbanistico è paralizzato, l’immobilismo della giunta è disarmante, e i progetti di sviluppo a Milano sono ormai svaniti. Non sono solo le inchieste a limitare il futuro della città, ma l’incapacità sempre più evidente di questa amministrazione: basti guardare il caos sullo stadio di San Siro, con anni persi e una gestione indecente, o la riqualificazione di Piazzale Loreto, bloccata all’improvviso. La sensazione è che questa giunta sia arrivata al capolinea, che la sinistra non abbia una visione di rilancio e che Milano meriti finalmente una svolta”. Più prudente la posizione degli azzurri che, comunque, esprimono “preoccupazione”: “Forza Italia non userà mai le inchieste giudiziarie come clava contro gli avversari politici”, ha dichiarato il deputato e segretario regionale Alessandro Sorte. “Siamo una forza garantista e per noi il garantismo è un valore reale. Siamo ben consapevoli che, a parti inverse, gli esponenti del campo largo sarebbero già scesi già in piazza con le forche per chiedere le dimissioni dell’esponente di centrodestra di turno: noi siamo fatti in un altro modo, siamo orgogliosamente diversi da loro. Esprimiamo, tuttavia, fortissima preoccupazione per la paralisi urbanistica che da mesi colpisce il comune di Milano, una città allo sbando con cantieri bloccati, investitori che scappano, posti di lavoro che si perdono. Serve una svolta, l’appello è a tutti i partiti del centrodestra per trovare velocemente un candidato sindaco che porti la città fuori da questo declino”.

M5s: “Questo dev’essere l’ultimo capitolo della giunta Sala” – Stessa posizione anche per i 5 stelle: “La notizia dell’ennesimo terremoto legato all’urbanistica, deve essere l’ultimo capitolo della giunta Sala. Lo stillicidio di assessori e funzionari, ricordiamo le dimissioni dell’assessore alla Casa dello scorso marzo, non può che portare il sindaco Giuseppe Sala a trarre le logiche conseguenze, in quanto responsabile ultimo dell’attività comunale”, ha scritto in una nota il capogruppo del M5s in Regione Lombardia Nicola Di Marco. “È da quando il M5s ha denunciato gli abusi relativi alla vicenda ‘Salva-Milano’ che chiediamo a gran voce un cambio di passo, rispetto alle politiche in merito alle quali oggi la magistratura ha ritenuto necessario dover intervenire in maniera decisa. È evidente che le pratiche coinvolte dall’inchiesta debbano essere bloccate, così come è evidente che questa amministrazione non possa avere più la serenità per gestire importanti dossier legati all’edilizia, alla casa, alla rigenerazione urbana e allo sviluppo di Milano, come quelli relativi al futuro di San Siro o alle opere di Milano-Cortina 2026″.

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