Inchiesta urbanistica a Milano, lo scenario potrebbe allargarsi
- Postato il 18 luglio 2025
- Di Tgcom24
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Inchiesta urbanistica a Milano, lo scenario potrebbe allargarsi
Mattone dopo mattone la Procura di Milano ha costruito il suo castello accusatorio: al centro quello che gli inquirenti definiscono "una degenerazione della gestione urbanistica". Ci lavorano da mesi e adesso hanno riunito quattro filoni in un'unica maxi inchiesta con numeri destinati a crescere nel tempo. Oltre 70 indagati, 6 le richieste di domiciliari sulle quali il gip deciderà dopo gli interrogatori preventivi in programma mercoledì. Le accuse sono pesanti: corruzione, falso, appropriazione indebita. Sono solo alcuni dei reati contestati a vario titolo agli indagati. Quel che emerge dalle carte della Procura è uno scenario dove interessi pubblici e privati finiscono per sovrapporsi, tra favori e pressioni, intimidazioni e un fiume di soldi. Tanti, milioni di euro, quasi 4: mazzette travestite da consulenze secondo chi indaga. Una buona parte delle contestazioni ruota intorno al conflitto di interesse che avrebbe riguardato l'ex presidente e una componente della commissione paesaggio: entrambi architetti, avrebbero valutato progetti presentati da ditte private dalle quali avevano ricevuto incarichi professionali. Le parcelle incassate secondo gli inquirenti sarebbero "una forma di retribuzione della “messa a disposizione” della funzione di presidente": in poche parole una tangente. Poi c'è il sindaco di Milano, Beppe Sala, indagato per false dichiarazioni e induzione indebita: "Non ci riconosciamo in questa lettura dei fatti", ha commentato. Lunedì riferirà in consiglio comunale. Ieri ha incontrato il suo assessore all'urbanistica, Giancarlo Tancredi, figura centrale nell'inchiesta, che sarebbe pronto a "fare un passo indietro" al contrario dell'inchiesta che sembra invece destinata ad allargarsi. Continua a leggere...