Inchiesta hacker, De Marzio e Calamucci incontrarono persone legate a 007 israeliani

  • Postato il 29 ottobre 2024
  • Di Tgcom24
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Inchiesta hacker, De Marzio e Calamucci incontrarono persone legate a 007 israeliani

Vincenzo De Marzio, ex carabiniere indagato nell'inchiesta hacker, avrebbe avuto un incontro, assieme a Nunzio Calamucci, l'informatico ai domiciliari, con "due uomini non identificati che rappresenterebbero un'articolazione dell'intelligence dello Stato di Israele". Il summit è avvenuto a febbraio 2023 a Milano. Lo scrivono i carabinieri del Nucleo investigativo di Varese in una maxi informativa, nella quale, tra le altre cose, si ricostruisce "la presenza di soggetti legati all'Intelligence israeliana presso gli uffici di via Pattari", sede della Equalize di Enrico Pazzali e amministrata dall'ex poliziotto Carmine Gallo. E anche la procura di Roma apre un fascicolo su una base di dossieraggio nella capitale.

 

 

Spuntano gli 007 di Israele I carabinieri sono riusciti a documentare con pedinamenti e fotografie quell'incontro che, si legge in una maxi informativa da quasi 4mila pagine su vari fronti dell'inchiesta, ha dato riscontro a quanto detto da Calamucci e Gallo "circa i rapporti tra il gruppo di via Pattari ed i servizi d'intelligence italiani e stranieri". Sono inoltre "sorti dubbi", scrivono gli investigatori, "circa l'appartenenza passata di Gallo a settori d'intelligence di qualche tipo del nostro Paese". La prima volta che l'ex carabiniere De Marzio "viene notato negli uffici di via Pattari" è l'8 febbraio del 2023 "quando si presenterà accompagnato da due uomini non identificati che rappresenterebbero un'articolazione dell'intelligence dello Stato di Israele".

 

"Un lavoretto da un milione di euro" Nunzio Calamucci, intercettato mentre parla, il giorno prima dell'incontro con due persone legate ai servizi segreti israeliani, con Massimiliano Camponovo gli dice: "ci hanno fatto una proposta". I carabinieri che lo stanno ascoltando scrivono nel loro rapporto che l'hacker "conferma e spiega come abbiano già fruttato al gruppo 40mila euro" e che "ora in gioco vi è una commessa da un milione di euro". Dice: "Mi han proposto un lavoretto da un milione!". E più avanti: "metà dei dati li hanno consegnati al Vaticano, l'altra metà gli servono per combattere Wagner!". E ancora: "Hanno tutti i documenti originali del Qatar Gate".

 

Pm Roma indagano su "squadra Fiore" Accesso abusivo a un sistema informatico, violazioni relative alla privacy ed esercizio abusivo della professione. Per questi reati gli inquirenti della Procura di Roma hanno aperto un fascicolo di indagine, al momento senza indagati, nell'ambito di un'inchiesta parallela a quella di Milano sulla attività di dossieraggio illegale. Le verifiche dei magistrati - secondo quanto si apprende - sarebbero state avviate nella primavera scorsa. In questo ambito sarebbe emersa una rete di committenti anche esteri. Le indagini della Capitale e del capoluogo lombardo sono coordinate dalla Procura Nazionale Antimafia ed Amtoterrorismo. Delega investigativa è stata data alla Polizia Postale.

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Tgcom24

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