Inaugurata la Casa di Comunità di Finale, Nicolò: “Ecco come la sanità tende la mano ai cittadini”

  • Postato il 22 ottobre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Inaugurata la Casa di Comunità di Finale

Finale Ligure. “I cittadini in questa Casa della Comunità potranno trovare una risposta ai loro bisogni di salute, pazienti ma anche persone che arrivano con la necessità di fare screening per mettere in evidenza situazioni che magari sono al momento ancora sintomatiche”. 

Con queste parole, l’assessore regionale alla Sanità Massimo Nicolò ha commentato l’inaugurazione della nuova Casa della Comunità di Finale Ligure, la seconda nel savonese dopo quella di Albenga, con il tradizionale taglio del nastro avvenuto questa mattina (22 ottobre). 

La nuova struttura sanitaria è valsa un investimento, grazie ai fondi del PNRR per il piano di sanità territoriale di Asl 2 savonese, di oltre 1 milione di euro.

Inaugurata la Casa di Comunità di Finale

Nella Casa di Comunità, cittadini e pazienti del bacino comprensoriale finalese troveranno servizi sanitari di base, il medico di medicina generale e il pediatra, gli specialisti ambulatoriali e altri professionisti (logopedisti, fisioterapisti, tecnici della riabilitazione).

Lo staff sanitario sarà presente tutti i giorni della settimana e si potranno fare anche esami diagnostici e prelievi del sangue. La struttura è anche un centro di prenotazione (CUP) e attività consultoriale.

“Sto facendo un giro per gli ambulatori, ce ne sono alcuni già operativi. Ho incontrato le due dottoresse di medicina generale, per cui ci sono i medici medicina generale, ho salutato gli infermieri di famiglia e comunità. Insomma è una Casa della Comunità completa, pronta ad accogliere tutto il territorio della zona di Finale Ligure ed intorni”, ha proseguito Nicolò ai microfoni di IVG.  

Anche la direttrice sociosanitaria di Asl2, Monica Cirone, ha voluto sottolineare l’importante numero di servizi offerti: “Questa è la seconda Casa di Comunità che attiviamo, i servizi sono  previsti già dal decreto ministeriale e ci sono tutti. Qui il paziente troverà ambulatori specialistici, medici di medicina generale, infermieri di famiglia e comunità, punto unico di accesso, addirittura uno spazio per il terzo settore, quindi saranno presenti le associazioni di volontariato, sarà presente il CUP, saranno presi i fisioterapisti, il consultorio, quindi insomma una struttura completa”. 

Inaugurata la Casa di Comunità di Finale

“Quello che noi vogliamo fare con le Case di Comunità è cercare di fare in modo che i pazienti entrino e trovino tutti i servizi anche dal punto di vista sia sanitario che sociale che amministrativo finché possano fare il percorso completo”, ha specificato ancora Cirone. 

Quindi, di nuovo parola all’assessore Nicolò, che ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto, ringraziando “il direttore Orlando, tutta la governance dell’Asl2, ma anche i sindaci che comunque sono stati parte integrante: li ringrazio per i loro suggerimenti e anche un po’ per le loro pressioni – ha scherzato – per arrivare a questo finale, a questo traguardo”.

Un passaggio anche sul centro prelievi che al momento resterà dislocato presso Finale Salute: “Capitolo a parte merita la situazione del punto prelievi, che per ora sarà ancora un po’ dislocato: rimarrà temporaneamente attivo presso i locali di Finale Salute“.

Sul fronte delle future attivazioni nel savonese, invece: “Siamo messi bene, – ha specificato l’amministratore regionale. – Abbiamo un cronoprogramma molto serrato che porterà a marzo-aprile 2026 nella scadenza fisiologica del PNRR ad aprire tutte le 32 case della comunità di Regione Ligure, per cui ne stiamo aprendo veramente una dopo l’altra, abbiamo Pietra Ligure, poi avremo Cairo Montenotte e tante altre”.

“Certamente le Case di Comunità sono una risposta della sanità sul territorio, in prossimità dei cittadini e dei pazienti. Poi chiaramente abbiamo i presidi ospedalieri che sono, diciamo, delle strutture di un livello un po’ superiore, dove ci sono i letti, i ricoveri, dove si fanno indagini e diagnostiche di secondo livello, per cui l’integrazione è già intrinseca al sistema sanitario regionale. Credo che da qui in avanti la situazione andrà in costante e progressivo miglioramento”, ha concluso Nicolò. 

Inaugurata la Casa di Comunità di Finale

A fare eco alle sue parole, sono arrivate anche quelle di Cirone: “Le nostre future attivazioni saranno quelle delle altre quattro Case di Comunità: vorremmo attivare entro dicembre la casa di comunità di Pietra Ligure, attiveremo la casa di Vado Ligure intorno a marzo e poi la casa di comunità nell’ospedale di Cairo-Montenotte che è un ospedale territoriale che contiene tutti i modelli del PNR. Per noi è molto importante la presenza delle Case di Comunità perché vogliamo portare all’interno i cittadini ed evitare che si usufruisca di servizi per acuti dove non è necessario e dove invece il cittadino può essere molto più assistito e preso in carico rispetto invece ai servizi non appropriati”. 

In occasione della Casa di Comunità di Finale, oggi è stato allestito anche un gazebo informativo in centro, in via Garibaldi 3, dove gli operatori di Asl 2 “sono a disposizione per illustrare le funzioni, gli orari e le modalità di accesso alla Casa di Comunità”.

Autore
Il Vostro Giornale

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