“In volo non stavo bene. Ho pensato al suicidio, mi sono curato e sono tornato a pilotare aerei. I colleghi non parlano per paura”: l’esperienza di Troy Merritt
- Postato il 21 luglio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“A un certo punto ho realizzato che stavo annegando. Non riuscivo più a reggere. Avevo bisogno di aiuto medico serio. E sapevo che, come pilota, sarebbe stato un processo lungo, difficile, costoso”. Sono parole forti quelle del pilota d’aereo 32enne Troy Merritt. E soprattutto è un tema attuale quello del “male oscuro”, la depressione, soprattutto dopo la tragedia dell’Air India, dove hanno perso la vita 260 persone. Secondo alcune indiscrezioni il capitano, Sumeet Sabharwal, avrebbe volontariamente causato l’incidente perché depresso. Ma la polizia americana e indiana invitano alla prudenza.
Il tema però c’è. Merritt ha raccontato che nonostante fuori dal lavoro la vita era quasi perfetta tra amore e famiglia, rientrato dopo ore di volo si sdraiava per terra a fissare il vuoto. Pensieri su pensieri, qualche problema di stomaco, ma all’improvviso si è affacciata anche l’idea del suicidio: “Alla fine non ce la facevo più. Stavo rischiando di perdere tutto: il lavoro, il matrimonio, le amicizie”.
Il campanello d’allarme è arrivato: “Dopo che avevo avuto diversi crolli emotivi molto ravvicinati e gravi, chiamai mio marito mentre era al lavoro e gli dissi: ‘Ho bisogno che tu venga a casa. Non ce la faccio più. Non posso restare da solo’. Lui è tornato e insieme abbiamo deciso che avrei smesso di volare, era arrivato il momento di farmi curare”, ha rivelato il pilota.
Poi ha aggiunto: “E per questo i piloti non parlano: hanno paura di essere estromessi. Tutti noi siamo particolarmente sotto scrutinio da questo punto di vista: c’è l’idea, giustificata o meno, che un pilota debba sempre essere al massimo delle sue prestazioni. E quando si sollevano domande sulla salute mentale, questo mette le persone a disagio”.
Dopo le cure per la salute mentale e un lungo iter burocratico per la rinnovata riabilitazione, Troy è tornato a pilotare gli aerei, stavolta con uno sguardo nuovo sulla vita.
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