In moto a 118 km/h in una galleria del centro: multato

  • Postato il 3 agosto 2025
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  • Di Virgilio.it
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Sono le 22, Genova è ancora viva tra i veicoli intenti a circolare e il via vai di persone, quando un motociclista decide di lanciarsi a tutta velocità in pieno centro, in uno dei tratti più delicati dell’intera viabilità urbana. Sulla sua BMW, con targa francese, attraversa la galleria Colombo a una velocità impensabile, eccetto forse da chi ha perso ogni senso della misura, che avrà ora tempo e modo di pentirsi della sua follia. I rilevatori del Nucleo Polizia Stradale segnano 118 km/h, senza margine d’errore, in un punto dove il limite è la metà, e gli agenti entrano in azione, scongiurando il caos nel giro di pochi istanti. Occhio, però: la storia ha radici più profonde e un precedente da tenere in considerazione.

Multa e segnalazione: un’infrazione che costa caro

Non si tratta di un passaggio qualsiasi: la galleria Colombo è un tunnel lungo, stretto, chiuso da pareti che amplificano i rumori e rendono le manovre più difficili da correggere. Eppure, il pilota, su quella moto, ci entra come se nulla potesse accadere, come se Genova fosse un circuito e lui uno dei tanti che scambiano la guida per un esercizio di potere. Gli agenti fanno a meno di inseguirlo: lo aspettano, semplicemente, qualche metro più avanti e lo fermano senza scenate.

L’uomo evita di opporre esistenza, risponde, mostra i documenti in suo possesso e ammette, con totale franchezza, di aver dimenticato la patente. Poco importa, la multa scatta comunque: 724 euro per la velocità estranea a qualsiasi logica, più altri 84 euro per essere stato fermato senza il documento di guida, pari a un totale di 808 euro, pagati subito, come prevede la legge in caso di veicoli immatricolati all’estero. E la patente? Non ritirata, perché non era fisicamente disponibile, ma la segnalazione alla prefettura è automatica, e ora saranno loro a valutare se ci siano o meno gli estremi per ulteriori provvedimenti.

Il precedente nella stessa galleria

Già in passato la galleria era finita al centro delle cronache a causa di episodi simili. Solo qualche mese fa, un ragazzo con il foglio rosa – quindi ancora senza licenza definitiva – fu pizzicato nello stesso punto a quasi 150 km/h, una vicenda ancora più assurda, perché se circoli con il foglio rosa dovresti essere accompagnato da una persona esperta, anziché da una vena di follia. E invece rieccoci allo stesso punto: sempre lì, sempre dentro quel tunnel, un altro uomo si è sentito in diritto di sfidare il buonsenso.

Tra le sue strade strette, le curve improvvise e i tunnel fragili, Genova non è fatta per correre. In galleria Colombo è da incoscienti pensare di poter frenare all’improvviso o schivare un ostacolo e se questa volta sono stati evitati feriti o incidenti (in calo negli ultimi dati registrati dall’ISTAT), una buona parte del merito va alla fortuna. Montare in sella con così tanta leggerezza poteva costare davvero caro, anche agli altri utenti della strada ed è quanto dovrebbe spingere alla riflessione: il fatto che il conto, alla fine, non lo paga solo chi viene multato.

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Virgilio.it

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