In mille al raduno di Predappio e tornano i saluti romani. A Genova scritte inneggianti al Duce in un liceo occupato

  • Postato il 27 ottobre 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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Più partecipato del solito, forse anche per la querelle tra la famiglia Mussolini e Forza Nuova, il tradizionale raduno dei nostalgici del fascismo a Predappio ha visto la presenza di circa un migliaio di persone e, soprattutto, il ritorno del saluto romano. Come ogni anno, la manifestazione si è svolta nella domenica più vicina alla ricorrenza della Marcia su Roma del 28 ottobre 1922, con il corteo che dalla cittadina natale di Benito Mussolini ha raggiunto il cimitero di San Cassiano, dove si trova la cripta del Duce.

Nero il colore dominante, molte “teste rasate” e una partecipazione generazionale spaccata: o giovanissimi o anziani, con quasi assente la fascia di mezza età. Il corteo, stimato in 700 persone dalla Questura, è sfilato in silenzio, senza slogan né eccessi folcloristici. Come da consuetudine, prima e dopo la commemorazione, i partecipanti si sono riversati nei negozi di souvenir del Ventennio. Quest’anno, però, la presenza di forze dell’ordine dotate di telecamere portatili è stata più marcata.

Le tensioni con Forza Nuova e i saluti romani

Nonostante l’invito della famiglia Mussolini a limitarsi a “mettere la mano sul cuore”, molti manifestanti hanno alzato il braccio teso dopo il rito del “presente”. Il raduno, organizzato come di consueto dalle pronipoti del Duce, ha visto quest’anno anche la presenza di Forza Nuova, con il leader Roberto Fiore che in mattinata ha “discusso” con le forze dell’ordine, senza poi prendere parte alla camminata. La Questura aveva infatti disposto lo svolgimento di due cortei separati per evitare sovrapposizioni. Quello di Forza Nuova, previsto alle 15, è stato annullato “per rinuncia”, ma molti aderenti si sono comunque uniti al corteo principale.

sfilata fascista a predappio
In mille al raduno di Predappio e tornano i saluti romani. A Genova scritte inneggianti al Duce in un liceo occupato (foto ANSA) – Blitz quotidiano

L’avvocato di Fiore, Roberto Minutillo, ha dichiarato che “l’atto della Questura è inesistente” perché “recava una firma digitale scaduta”. Orsola Mussolini, durante la commemorazione, ha replicato: “Quest’anno la manifestazione è stata resa più complicata dalla presenza di una forza politica che non nomino nemmeno, ma che ha creato condizioni non buone soltanto per ottenere visibilità, mentre noi siamo qui riuniti solo per un momento di preghiera”.

Le reazioni e l’eco a Genova

Il ritorno dei saluti romani a Predappio non ha ricevuto commenti diretti dall’Anpi provinciale. Il presidente Miro Gori ha però osservato: “Non sono un giurista, ma cos’è se non fascista”. Come risposta simbolica, martedì 28 ottobre Predappio ospiterà una “moussaka antifascista” in ricordo dell’invasione italiana della Grecia nel 1940 e della liberazione della città nel 1944.

Intanto, a Genova, nella notte tra sabato e domenica, il liceo Da Vinci occupato è stato devastato da un gruppo armato di spranghe che ha lasciato svastiche e scritte inneggianti a Mussolini. Un gesto definito “una violenza intollerabile” dalla sindaca Silvia Salis: “Vedere una svastica sul muro di una scuola è uno schiaffo ai valori fondanti della nostra democrazia”. Ferma la condanna anche del Pd, della Cgil e del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, “vivamente” preoccupato per l’episodio.

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Blitz

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