In Lombardia, c’è il lago più magico in autunno: una passeggiata si trasforma in uno spettacolo sbalorditivo
- Postato il 19 novembre 2025
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- Di Blitz
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Un angolo segreto dell’Alta Valtellina che in autunno diventa un caleidoscopio naturale.
Ci sono luoghi che sembrano appartenere più alla memoria che alla geografia, posti dove il tempo rallenta e la montagna rivela la sua forma più autentica. Il Laghetto di Mottala è uno di questi. In molti lo scoprono quasi per caso, durante una gita in Alta Valtellina, e finiscono per chiedersi come sia possibile che un posto così rimanga ancora poco frequentato.
Quando arriva l’autunno, questo piccolo specchio d’acqua cambia pelle. I larici iniziano a tingersi di giallo vivo, il sole scende più basso e illumina le rocce con una luce che sembra fatta apposta per i fotografi. Qualcuno racconta che durante le giornate più terse il riflesso delle montagne diventa così nitido da sembrare un dipinto. E in effetti, basta percorrere il primo tratto del sentiero per capire che ci si sta avvicinando a un luogo speciale.
Tovo di Sant’Agata, il paese da cui parte l’escursione, conserva ancora quell’atmosfera genuina delle valli alpine. Qui si respira il ritmo lento di chi vive a contatto con la montagna tutto l’anno. Forse è anche per questo che il Laghetto di Mottala non ha mai ceduto alla logica del turismo di massa: resta un ambiente discreto, raccolto, quasi timido nel mostrarsi.
Un percorso semplice che porta nel cuore dell’autunno valtellinese
Ecco come funziona in pratica: dal centro di Tovo si imbocca il sentiero che si insinua nel bosco, un corridoio naturale di larici e abeti che in autunno si accende di sfumature calde. Il motivo è più semplice di quanto si pensi: la quota e l’esposizione solare creano le condizioni perfette per assistere a quel fenomeno cromatico che rende queste montagne tra le più fotogeniche della regione.
Man mano che si sale, il bosco si apre sui pascoli dell’alpeggio. L’erba ormai dorata e le vecchie baite in pietra accompagnano il cammino, mentre la vista sulla media Valtellina si allarga passo dopo passo. Il sentiero continua senza difficoltà particolari, ed è proprio questa gradualità a rendere l’escursione adatta anche a chi cammina meno spesso: non ci sono tratti impegnativi, solo un susseguirsi di scorci che invogliano a rallentare.

L’ultimo tratto è quello che sorprende di più. Le pietraie glaciali sembrano scolpite dalla luce bassa di stagione e, tra un masso e l’altro, ecco comparire il Laghetto di Mottala. L’acqua limpida cattura il colore dei larici e lo amplifica, creando un contrasto che lascia senza parole. In estate qui si trovano fiori alpini che costeggiano le rive; in autunno domina il giallo, un giallo intenso che trasforma tutto in un’immagine quasi fiabesca.
Nessun rifugio, nessuna struttura, nessun rumore: solo silenzio e l’eco del vento tra i massi. È questo piccolo dettaglio a rendere il luogo ancora più prezioso. Chi arriva fin quassù lo fa per cercare quiete, e la montagna gliela restituisce in modo generoso.
Il Laghetto di Mottala è una meta che ripaga sempre, soprattutto in autunno. La camminata è accessibile, il panorama sorprende a ogni curva e la sensazione di trovarsi in un posto ancora autentico è il suo vero valore. Per chi ama la natura senza filtri, questo piccolo lago è un invito a rallentare e lasciarsi incantare dalla bellezza più semplice della Valtellina.
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