In Liguria export in calo del 24%, tra i dati peggiori in Italia: crollano le vendite negli Stati Uniti

  • Postato il 12 marzo 2025
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Genova. Nel 2024, rispetto all’anno precedente, le esportazioni della Liguria sono calate del 24,1%. Si tratta di uno dei dati peggiori d’Italia, evidenziato dall’ultimo rapporto Istat sull’export nelle regioni italiane. Nel complesso, a livello nazionale, si registra una lieve contrazione pari allo 0,4%, con un calo più marcato per il Nord Ovest (-2%). Peggio della Liguria solo Basilicata (-42,4%) e Marche (-29,7%).

La nostra regione aveva segnato un flebile -0,3% nel 2020, anno del Covid e del lockdown che aveva fatto registrare numeri ben peggiori al Nord Ovest (-10,6%) e all’Italia intera (-9,1%). Poi, negli anni successivi, si è assistito a un vigoroso rimbalzo: +12,3% nel 2021, +33% nel 2022 e ancora +0,3% nel 2023 arrivando a toccare il valore record di 10,6 miliardi di euro con una crescita cumulata del 50% circa in quattro anni. La contrazione più recente ha riportato il volume poco sopra gli 8 miliardi di euro.

Analizzando nel dettaglio i settori economici, si osserva che il calo più evidente riguarda i mezzi di trasporto (-60,7%), articoli in pelle (-32,2%), computer ed elettronica (-30,9%). A crescere sono solamente il settore tessile (+21,8%), gli alimentari (+12,2%) e i prodotti agricoli e ittici (+6,9%) che sono anche una delle voci con la quota maggiore rispetto al totale nazionale (5%). Nel rapporto Istat si sottolinea una contrazione del 77,7% delle esportazioni dalla Liguria verso gli Stati Uniti, con valori destinati a crollare ulteriormente se verranno confermati i dazi imposti dal presidente americano Donald Trump.

Guardando al di là della Liguria, nel 2024 le minori esportazioni di autoveicoli da Piemonte, Basilicata, Campania e Abruzzo (-0,9 punti percentuali) e la forte riduzione delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dalle Marche (-0,8 punti percentuali) contribuiscono a frenare l’export nazionale. All’opposto, gli aumenti delle esportazioni di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Toscana, Lazio e Campania (+1,0 punti percentuali) e di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti non classificati altrove dalla Toscana (+0,7 punti percentuali) forniscono un impulso positivo alle vendite nazionali sui mercati esteri.

Oltre al dato ligure già citato nei confronti degli Stati Uniti, nell’intero anno i contributi negativi più ampi all’export nazionale derivano dal calo delle vendite delle Marche verso la Cina (-91,9%), della Toscana verso la Svizzera (-48,9%), del Piemonte verso Germania (-11,2%) e paesi Opec (-34,4%) e della Campania verso gli Stati Uniti (-28,2%). Gli apporti positivi maggiori provengono dall’aumento delle esportazioni della Toscana verso Turchia (+242,9%) e Stati Uniti (+12,3%), della Campania verso la Svizzera (+26,1%), della Lombardia verso la Spagna (+11,1%) e del Lazio verso Belgio (+20,8%) e Stati Uniti (+35,7%).

Autore
Genova24

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