In Italia quasi 6 milioni di persone vivono in povertà assoluta

  • Postato il 14 ottobre 2025
  • Economia
  • Di Agi.it
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In Italia quasi 6 milioni di persone vivono in povertà assoluta

AGI -  Nel 2024, si stima che siano oltre 2,2 milioni le famiglie in condizione di povertà assoluta - l'8,4% delle famiglie residenti - per un totale di 5,7 milioni di individui, il 9,8% dei residenti (entrambe le quote risultano stabili rispetto al 2023, quando erano pari rispettivamente a 8,4% e 9,7%). Lo rileva l'Istat nel report 'La povertà in Italia' riferito all'anno scorso.

L'intensità della povertà assoluta, che misura in termini percentuali quanto la spesa mensile delle famiglie povere sia mediamente al di sotto della linea di povertà (cioè "quanto poveri sono i poveri"), si conferma stabile a livello nazionale (18,4%), nel Nord (18,5%, con valori pari al 19,1% nel Nord-ovest e 17,6% nel Nord-est) e nel Centro (18,0%), mentre nel Mezzogiorno si segnala un incremento: le stime salgono al 18,5% dal 17,8% del 2023.

Nei comuni piccoli (fino a 50mila abitanti) non periferici delle aree metropolitane l'incidenza di povertà assoluta è più elevata (8,9%); seguono i comuni sopra i 50mila abitanti e i periferici delle aree metropolitane (8,0%) e, infine, i comuni centro di area metropolitana (7,8%). Tuttavia, nel Mezzogiorno e al Nord sono i comuni centro di area metropolitana a registrare i valori più elevati (rispettivamente 12,5% e 8,2%), mentre al Centro l'incidenza più elevata è quella nei comuni più piccoli non periferici delle aree metropolitane (7,9%).

La povertà nelle famiglie ampie

L'incidenza di povertà assoluta si conferma più alta tra le famiglie ampie: raggiunge il 21,2% tra quelle con cinque e più componenti e l'11,2% tra quelle con quattro, per scendere all'8,6% tra le famiglie di tre componenti. Tra le coppie con tre o più figli, quasi una su cinque è in povertà assoluta (19,4%) e anche per le famiglie di altra tipologia, dove spesso coabitano più nuclei familiari e/o sono presenti membri aggregati, l'incidenza è superiore alla media (15,7%); in povertà assoluta più di una famiglia su 10 tra quelle monogenitore (11,8%).

La povertà rispetto all'età

La povertà assoluta tra le famiglie con persona di riferimento (p.r.) con almeno 65 anni risulta più contenuta (6,7%) rispetto a quelle con p.r. più giovane (l'incidenza supera il 10% tra le famiglie con p.r. di età non superiore ai 54 anni e si attesta al 7,3% tra le famiglie di 55-64enni) ed è particolarmente bassa tra le coppie con p.r. anziano la cui incidenza (4,4%) è di 2 punti percentuali inferiore a quelle delle coppie più giovani che, tra il 2023 e il 2024, hanno mostrato anche un peggioramento. In generale, si conferma una relazione inversa fra il valore dell'incidenza e l'età della p.r., anche per effetto della minore propensione al risparmio delle famiglie più giovani.

L'allarme tra i minori

Nel 2024, la povertà assoluta coinvolge oltre 1 milione 283mila minori (il 13,8% dei minori residenti), variando dal 12,1% del Centro al 16,4% del Mezzogiorno, e salendo al 14,9% per i bambini da 7 a 13 anni. Lo rileva l'Istat. La sostanziale stabilità rispetto al 2023 conferma il valore di incidenza più elevato dal 2014. Le famiglie in povertà assoluta in cui sono presenti minori sono quasi 734mila (12,3%), tra le quali l'incidenza più elevata, pari al 23,9%, si osserva per quelle di altra tipologia (dove convivono più nuclei familiari e/o sono presenti membri aggregati); tra le coppie, la diffusione del fenomeno aumenta al crescere del numero di figli minori (7,3% per le coppie con un figlio minore, 10,6% per quelle con due figli minori e 20,7% se i figli minori sono almeno tre), attestandosi su valori elevati anche tra le famiglie monogenitore con minori (14,4%). L'intensità della povertà per le famiglie con minori, pari al 21,0%, è più elevata di quella calcolata sul totale delle famiglie (18,4%), a ulteriore testimonianza di una condizione di disagio maggiormente marcato.

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Agi.it

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