In gara per tentare il debutto nel mondo della lirica: a Busseto la finale del concorso Aliverta

  • Postato il 25 ottobre 2025
  • Musica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Cambiare pelle, mantenendo l’obiettivo principale: offrire occasioni di ribalta a talenti della lirica che non trovano spazio nelle programmazioni operistiche italiane. Al Teatro Verdi di Busseto torna la finale del concorso internazionale Giancarlo Aliverta, arrivato alla quinta edizione con svariate novità e diverse misure di sostegno ai partecipanti, a partire da borse di studio e ruoli in produzioni che possano mettere in luce le potenzialità. L’appuntamento è per domenica 26 ottobre. L’organizzazione è dell’associazione milanese VoceAllOpera – che ha tra le ragioni sociali la diffusione della lirica in periferia e a bassi costi – e del suo presidente Gianmaria Aliverta. Il bersaglio, anche quest’anno, è il medesimo: valorizzare merito e talento. “Per me – dice Aliverta – è una grande gioia organizzare un concorso che stravolge le regole canoniche dei troppi concorsi in Italia. È un progetto vivo, in continua trasformazione, che ascolta i giovani e il tempo presente. Fare oggi un concorso come negli anni Quaranta, o anche solo come nel Duemila, non ha più senso. La realtà è cambiata: meno cantanti italiani, più asiatici concentrati sulle arie, e tanti artisti bloccati dalla pandemia. Noi vogliamo intercettare, recuperare, ripartire”.

Quest’anno lo statuto del concorso ha eliminato i limiti di età e li ha trasformati in tre fasce (18-25 anni, 25-35, over 35) per giudicare con equità le voci in base al loro percorso. Chiunque, di qualsiasi fascia, può quindi aggiudicarsi il primo premio. L’altra novità è che saranno le voci vincitrici a ispirare le future produzioni di VoceAllOpera con l’obiettivo di costruire due titoli di opere su misura attorno ai cantanti emersi.

La rete del concorso resta fitta di rapporti con le più prestigiose istituzioni operistiche in Italia e in generale intende favorire l’incontro dei cantanti con agenti, direttori artistici, casting manager, giornalisti e operatori del settore. Anche per questa edizione il concorso prevede una sezione dedicata ai registi lirici (al vincitore sarà affidata la regìa di uno dei titoli individuati).

Le selezioni sono state lunghe e articolate e domenica vedranno l’atto finale alla presenza della madrina di questa edizione, Anita Rachvelishvili, mezzosoprano georgiano di fama internazionale, che – oltre a far parte della giuria – conferirà anche un premio speciale personale. La commissione della finale si dividerà in due sezioni, una artistica e una detta “dei partner”. Della prima fanno parte manager, sovrintendenti, direttori artistici e d’orchestra di vari teatri, festival e associazioni d’Italia (dal Comunale di Bologna al Festival della Valle d’Itria, dal Monteverdi Festival di Cremona al Teatro di Weimar), ma anche giornalisti e critici come il direttore di OperaClick Danilo Boaretto, il giornalista e scrittore Alberto Mattioli, la direttrice de L’Ape Musicale Roberta Pedrotti e il critico Mattia Merlo. La commissione dei partner assegnerà invece premi speciali consistenti in inviti nelle rispettive realtà per concerti o produzioni operistiche.

Tutti gli artisti partecipanti al concorso che parteciperanno alle produzioni organizzate da VoceAllOpera, usufruiranno di una borsa di studio, grazie alla raccolta fondi attiva, promossa attraverso l’iniziativa #adottaunartista, e grazie al sostegno di sponsor, donatori privati e istituzioni. Una consistente quota legata alle borse di studio è sostenuta da Maria Candida Morosini, mecenate milanese già premiata in passato con l’Ambrogino d’oro. Tutte le informazioni sono su voceallopera.com.

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Nella foto in alto | Alcune immagini della finale dell’edizione 2024

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Il Fatto Quotidiano

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