In Fratelli d’Italia è scontro (in chiave elettorale) sul relatore della legge di Bilancio: “Serve un rappresentante delle Regioni al voto”
- Postato il 1 novembre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Lunedì al Senato inizieranno le audizioni sulla legge di Bilancio, ma dentro la maggioranza si sta già litigando su come gestire l’iter: non è ancora stato trovato un accordo sui relatori in commissione Bilancio a Palazzo Madama, cioè quei senatori che da qui a metà dicembre saranno i referenti del governo e potranno materialmente cambiare il testo della legge. Inizialmente i relatori sembravano già stabiliti, uno per ogni partito di maggioranza: Dario Damiani di Forza Italia, Massimo Garavaglia della Lega, Mario Borghese di Noi Moderati e Guido Liris di Fratelli d’Italia. Ma lo stop è arrivato proprio dal partito della premier: Liris – che è capogruppo in commissione Bilancio al Senato e ha già fatto il relatore nella legge di Bilancio 2024 – sarebbe stata la figura naturale, ma in molti all’interno del partito vorrebbero che a gestire la manovra sia una figura che rappresenta una delle Regioni al voto il 23 novembre, cioè Veneto, Puglia e Campania. Per questo, nelle ultime ore, sta prendendo piede l’idea di nominare relatore per Fratelli d’Italia uno tra Matteo Gelmetti (senatore di Verona) o Maria Vita Nocco (senatrice barese eletta a Taranto). Liris invece viene dall’Abruzzo, regione che è andata al voto a marzo scorso.
Una decisione che sta provocando tensioni all’interno di Fratelli d’Italia. La spinta per nominare un relatore veneto o pugliese viene soprattutto dai coordinamenti regionali del partito di Meloni che vorrebbero sfruttare la legge di Bilancio per la campagna elettorale. Il Parlamento, infatti, non avrà grosso spazio di manovra e l’unico varco sarà quello del fondo per i parlamentari: 100 milioni per le norme localistiche o micro settoriali, quelle che vengono chiamate “mancette” per i territori. Strade, ponti e richieste dei territori. Le altre modifiche sostanziali alla legge di Bilancio dovrebbero riguardare la tassa sugli affitti brevi che sia Lega che Forza Italia vogliono eliminare a patto che, come ha fatto sapere il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, si trovino le coperture necessarie per eliminarla, cioè circa 100 milioni.
Questo scontro all’interno di Fratelli d’Italia sta ritardando l’incardinamento della legge di Bilancio in commissione Bilancio al Senato. Si è deciso, dunque, di iniziare con le audizioni e solo successivamente di nominare i relatori e iniziare a discutere il disegno di legge. Le audizioni – che si terranno in maniera congiunta tra Camera e Senato – inizieranno lunedì 3 novembre con associazioni di categoria, proseguiranno nei giorni successivi con sindacati, Confindustria, i rappresentanti di comuni, Regioni, Corte dei Conti, Istat, Ufficio Parlamentare di Bilancio e Banca d’Italia e si concluderanno giovedì pomeriggio con il ministro dell’Economia Giorgetti. L’obiettivo del governo è approvare la legge di Bilancio al Senato entro il 15 dicembre.
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