“In finale a Wimbledon ho perso il primo set e mi sono detto: ‘Ecco, ci risiamo’. Ma volevo far capire a me stesso che ero migliorato”: la rivelazione di Sinner
- Postato il 5 novembre 2025
- Tennis
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Ero un break sopra nel primo, ho perso 6-4 e mi sono detto: ‘Ecco, ci risiamo’“. Così Jannik Sinner nel corso della lunga intervista a Sky Sport sulla storica finale di Wimbledon vinta contro Carlos Alcaraz. Il “ci risiamo” fa riferimento all’altra finale slam tra i due fenomeni del tennis, giocata poco più di un mese prima al Roland Garros. In quella circostanza Sinner ha sciupato tre match point, perdendo poi al quinto. “Invece mi sono messo lì e ho cercato di essere il giocatore che volevo. Volevo far capire a me stesso che ero migliorato da Parigi”.
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E proprio su quella finale parigina Sinner ha rivelato: “Al Roland Garros si può dire che eravamo molto vicini, a tre match point! Quando le cose si complicano, c’è qualcosa dentro di me che mi fa capire che c’è ancora un tantissimo da lavorare”. Una sconfitta durissima da digerire, tanto che Sinner ha spiegato: “Dopo quella finale, mi ricordo che i primi due, tre giorni era un disastro, perché non riuscivo nemmeno a dormire. Non avevo energia durante il giorno, ero distrutto”.
Una sconfitta che ha poi spinto l’azzurro a giocare ad Halle: “Per questo ho deciso di andarci, per vedere come stessi. E mentalmente non stavo benissimo. Poi è arrivato Wimbledon: la settimana prima, soprattutto durante l’allenamento, mi sono detto quanto mi volevo preparare per questo torneo”. Un momento di svolta che lo ha poi portato al trionfo sull’erba londinese: “Lì è iniziato tutto un processo importante: siamo stati in campo tante ore, tre o quattro al giorno, per capire come si gioca sull’erba. L’anno scorso mi ero sentito molto bene su quella superficie, proprio come quest’anno: ho cominciato benissimo”.
“Voglio convincere Cahill a rimanere”: le parole di Sinner
“Io mi vedo insieme a Cahill ancora per un altro anno, perché è una persona che va forse anche oltre il concetto di allenatore: è un po’ come il padre che unisce tutto il team, soprattutto quando le cose non vanno benissimo”. Jannik Sinner ha parlato anche del rapporto con il suo allenatore Darren Cahill, che a fine anno è intenzionato a lasciare il suo posto e ritirarsi.
Partirà quindi un’opera di convincimento da parte di Sinner per far sì che rimanga un altro anno: “È stato fondamentale fino a ora per la mia crescita, per quello che sono – aggiunge il numero uno del mondo -. È stato fondamentale anche per Simone (Vagnozzi, ndr) perché mi ha preso quando ero tra i primi dieci e anche lì dalla parte dell’allenatore c’è tanta pressione. Speriamo di convincerlo a restare”.
“Sarà un’edizione delle Finals speciale”
Intanto c’è da chiudere al meglio il 2025, con le Atp Finals. Lo scorso anno – sempre a Torino – Sinner trionfò nel torneo tra i migliori otto. Facile ipotizzare una finale con Alcaraz, considerando anche che i due non possono affrontarsi nella fase a gironi, essendo le prime due teste di serie. “Non so se ci sarà un’altra finale con Carlos. È tutto imprevedibile. Sarà un’edizione molto speciale a prescindere da quello che succederà. La prepariamo nel migliore dei modi: darò tutte le mie energie fisiche e mentali”.
Un torneo che chiuderà il suo 2025, vista la rinuncia alla Coppa Davis. “È probabilmente arrivato il momento di dire che sia il torneo più importante di quest’anno, anche se ho fatto tante cose – aggiunge il 24enne altoatesino -. Mi voglio divertire, giocare davanti al pubblico italiano che anche a Roma mi ha sempre dato molto affetto. A Torino è comunque diverso: ci sono gli otto giocatori migliori al mondo, inizi quindi subito forte. Lo spettacolo sarà molto alto, teso. Speriamo di essere in due singolaristi italiani e in un bello spettacolo”.
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