In corso l’attività Nato Neptune Strike 25-2: ecco in cosa consiste

  • Postato il 25 luglio 2025
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In corso l’attività Nato Neptune Strike 25-2: ecco in cosa consiste

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Milano, 25 lug. (askanews) – È in corso Neptune Strike 25-2, parte di Neptune Strike, una delle principali attività di vigilanza potenziata della Nato, che comprende più aree operative congiunte in tutta Europa e serve a dimostrare la complessa integrazione di capacità congiunte marittime di alto livello. In questo ambito la NATO assume il controllo operativo di diverse portaerei ed Expeditionary Strike Group (ESG) a supporto della deterrenza e della difesa dell’Alleanza.

La serie Neptune Strike fa parte del progetto “Neptune”, concepito nel 2020. Questo progetto mira a migliorare la rapidità e la flessibilità del comando e controllo dell’aviazione navale e delle forze anfibie. Fornisce il modello per l’integrazione dei gruppi composti da più nazioni per operazioni di emergenza e difensive anche su lunghe distanze.

Gli obiettivi principali di Neptune Strike 25-2 sono il mantenimento della libertà di navigazione e di manovra nell’area di operazioni della NATO, la protezione degli stretti, la deterrenza e la vigilanza e l’aumento dell’interoperabilità nei domini operativi (ad esempio, l’integrazione aria-terra), rafforzando le capacità della NATO di consentire operazioni multi-dominio in tutta Europa.

Neptune Strike 25-2 è comandata e controllata dalle Naval Striking and Support Forces Nato (STRIKFORNATO), con sede a Oeiras, in Portogallo, e guidate dal vice ammiraglio della Marina degli Stati Uniti d’America Jeffrey T. Anderson, che è anche comandante della Sesta Flotta degli Stati Uniti d’America con sede a Napoli, in Italia.

Le unità partecipanti operano principalmente nel Mar Baltico e nel Mediterraneo, con attività anche nella regione del Mar Nero, comprese operazioni aeree su lunghe distanze con rifornimento in volo al fine di dimostrare operazioni a lungo raggio e attività in tutti i domini. Neptune Strike 25-2 è un’attività pianificata da tempo e condotta nel rispetto del diritto e degli standard internazionali. È di natura difensiva e non è rivolta contro terzi.

Neptune Strike 25-2, la seconda iterazione di questa attività di vigilanza in tempo di pace per il 2025, è iniziata a fine giugno e ha ripreso a luglio. L’iterazione vede la partecipazione di 15 nazioni alleate: Croazia, Finlandia, Francia, Grecia, Italia, Lituania, Polonia, Romania, Spagna, Slovacchia, Regno Unito e Stati Uniti.

L’Expeditionary Combat Group spagnolo, guidato dall’ammiraglia della Marina spagnola, Juan Carlos I (LHD), e dalle navi di supporto Blas de Lezo, Galicia e Cantabria, erano sotto il comando NATO durante la 25-2(A4) che si è svolta il 26 e 27 giugno. Ora, a fine luglio, il Carrier Strike Group (CSG) 12 statunitense è subordinato al comando NATO: guidato dalla portaerei USS Gerald R. Ford (CVN78) e accompagnato dalle portaerei USS Bainbridge (DDG), USS Mahan (DDG) e USS Churchill (DDG).

In totale, 8 navi di superficie (spagnole e statunitensi) e numerosi velivoli, tra cui jet da combattimento ad ala rotante e di generazione da 4″ e 5″, oltre a mezzi militari e personale di supporto da parte delle nazioni alleate, partecipano alle diverse fasi di Neptune Strike 25-2.

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