In Campania il concerto del direttore d’orchestra russo Valery Gergiev. Picierno attacca De Luca: “Finanzia un fiancheggiatore di Putin”
- Postato il 5 luglio 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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L’ultima sua esibizione in Italia risale al 23 febbraio 2022 a poche ore dall’invasione russa dell’Ucraina. Poi il direttore d’orchestra russo Valery Gergiev – uno dei massimi protagonisti del panorama musicale contemporaneo – è stato “allontanato” dalla direzione dell’orchestra della Scala per non avere preso le distanze da Vladimir Putin, suo amico, come richiesto dallo stesso sindaco Giuseppe Sala. Da quel momento è diventato “persona non grata” non solo in Italia ma anche nel resto d’Europa.
Dopo 3 anni e mezzo però ritorna in Italia a dirige un concerto sinfonico. Lo farà il 27 luglio prossimo alla Reggia di Caserta, dove prenderà parte alla rassegna estiva “Un’Estate da RE”, programmata e finanziata dalla Regione Campania (con fondi POC). Il direttore russo si esibirà con l’Orchestra filarmonica del Teatro G. Verdi di Salerno e i solisti dell’Orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, nell’esecuzione de l’Ouverture di Verdi, la Sinfonia n.5 in Mi minore Op. 64 di Cajkovskij, Bolero di Maurice Ravel.
Una notizia che provoca la reazione dell’europarlamentare del Partito democratico, Pina Picierno, che attacca direttamente il presidente della Regione Vincenzo De Luca: “È inaccettabile che con i fondi europei si finanzi l’esibizione di un fiancheggiatore del Cremlino“, scrive su X l’eurodeputata. “C’è chi, dopo tre anni e mezzo di guerra, non ha ancora capito che prestare il fianco al regime di Putin, anche con queste iniziative, rappresenta una legittimazione del suo imperialismo abietto ed è un problema enorme“, insiste Picierno che chiede al direttore della rassegna e allo stesso De Luca “di intervenire per evitare che i soldi dei contribuenti finiscano nelle tasche di un fiancheggiatore di un regime criminale“.
Picierno condivide anche un post di Anton Gerashchenko, ex membro del parlamento di Kiev e consigliere del ministero degli affari interni ucraino. Gerashchenko, oltre a citare le frasi di De Luca, critica la scelta del presidente della Regione Campania: “Gergiev non è solo un direttore d’orchestra e un musicista: è un rappresentante della propaganda del Cremlino, parte di un regime criminale. La sua partecipazione a un evento culturale europeo equivale a normalizzare i crimini di guerra della Russia”.
Giovedì scorso, nel corso della presentazione della rassegna, De Luca si è detto particolarmente soddisfatto della presenza di questo “grandissimo artista”. Il governatore campano ha anche ricordato che “quando è cominciata l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia c’è stato un momento di stupidità e di follia nel nostro Paese. Si stava quasi vietando agli artisti russi di esibirsi in Italia. Ci sono stati problemi alla Scala addirittura”. “In Campania – ha aggiunto – abbiamo invitato sempre insieme artisti russi e ucraini, artisti palestinesi ed ebrei. Per ricordare a tutti quanti noi che la cultura è uno dei veicoli della civilizzazione umana oltre che del dialogo fra i popoli“. De Luca, nel corso della conferenza stampa, ha anche sottolineato che è necessario “ricordare a tutti quanti noi che la Russia è Europa, anche se alcuni esponenti politici non lo hanno ancora capito. E fanno di tutto per spingere la Russia nelle braccia della Cina“.
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