In Arabia si litiga, la Supercoppa maschile rischia di saltare. Righi (Lega Serie A) preoccupato: "Noi vittime"
- Postato il 28 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Un pasticcio all’italiana? No, stavolta il pasticcio è tutto… dell’Arabia. Che prima compra tornei e manifestazioni come se piovesse, poi però dimostra di non avere ancora tutta quella dimestichezza che servirebbe per gestirle come si deve. Così la Del Monte Supercoppa che se ne va in Medio Oriente, prevista originariamente il 7-8 novembre, adesso è fortemente a rischio. Perché tra l’agenzia locale che s’è presa la briga di proporre l’evento e la federazione volley saudita volano stracci, e la Lega Pallavolo Serie A rappresentata da Massimo Righi è finita in mezzo a una contesa della quale però non ha alcuna responsabilità diretta. Insomma, vittima senza colpa.
- La nota della Lega: "Schiacciati dai contrasti altrui"
- Problema date: le ipotesi sul tavolo della Lega
- La "profezia" di Anzani: "Calendari troppo compressi"
La nota della Lega: “Schiacciati dai contrasti altrui”
Con una breve nota, la lega ha specificato la volontà di posticipare la competizione forse nel periodo natalizio. Ma non c’è ancora né una data ufficiale, né la certezza che si possa effettivamente giocare in Arabia Saudita, come previsto dall’accordo stipulato nei mesi scorsi. Qualche rumors era già circolato nei giorni scorsi ed è diventato reale nella giornata di ieri, tanto che in pochi sono sembrati stupiti dall’annuncio.
Righi, che s’è presentato dimissionario davanti al proprio consiglio (dimissioni respinte), ha spiegato che la natura del problema è legata ai contrasti tra la nuova diligence della federazione saudita e l’agenzia che ha organizzato l’evento. “Siamo rimasti schiacciati dal litigio che è avvenuto elle scorse settimane. Abbiamo tentato di trovare una mediazione, ma senza esito. In pratica i nuovi vertici della federazione locale vorrebbero organizzare l’evento per conto proprio, mentre la holding alla quale ci siamo rivolti noi non avrebbe problemi a proseguire nel percorso fatto con la precedente dirigenza del volley locale.
Anche l’Ambasciatore Carlo Baldocci s’è preso a cuore la questione, ma per il momento vige una sorta di empasse. Ci siamo dati 48 ore di tempo per capire che margini ci sono per riuscire a riprogrammare l’evento nel periodo natalizio, ma non escludo che si possa anche optare per giocare in Italia, comunque non nella data prevista originariamente”.
Problema date: le ipotesi sul tavolo della Lega
La scelta di portare la Supercoppa in Arabia aveva già diviso gli appassionati, tanto che Perugia per ovviare ai problemi logistici s’era inventato persino un contest per portare al seguito della Sir Susa Scai 20 tifosi (sono stati sorteggiati a fine settembre: altri 20 seguiranno la squadra al Mondiale per Club in Brasile a metà dicembre).
Proprio l’impegno di Perugia nella competizione iridata FIVB pone un problema seri di date: se si giocasse nella settimana di Natale, la squadra di Lorenzetti tornerebbe in Italia il 21 dicembre e si vedrebbe subito costretta a ripartire per l’Arabia Saudita pochi giorni dopo. In realtà al vaglio ci sono più opzioni: anticipare all’8-9 novembre il turno di Superlega previsto a Santo Stefano (tempi stretti, ma comunque non un’ipotesi così peregrina) oppure sostituire i quarti di Coppa Italia (29-30 dicembre) con la Supercoppa, e poi recuperarli a gennaio in base alle disponibilità di ogni singola squadra.
In Arabia sarebbero dovute andare (ormai il condizionale è d’obbligo) Trento e Civitanova in qualità di vincitrici rispettivamente di scudetto e Coppa Italia, Perugia (terza classificata negli ultimi play-off, subentrata come alternativa alla finalista dello scudetto, dal momento che la finale vide contrapposte Itas e Lube) e Verona, finalista di Coppa Italia. Itas, Lube e Sir giocano anche la Champions, per cui trovare una data è davvero complicato.
La “profezia” di Anzani: “Calendari troppo compressi”
Quanto sta accadendo in queste ore riporta alla mente anche le parole espresse da Simone Anzani qualche giorno fa. Il centrale di Modena, eletto da poco nella commissione atleti FIVB, aveva criticato la programmazione “selvaggia” dei calendari, definendo troppo compressi gli 8 mesi concessi alle competizioni per club e allo stesso modo troppo stressanti i 4 mesi dedicati alle nazionali, con la “beffa” delle 4 settimane obbligatorie di pausa tra la finale del mondiale e l’inizio dei campionati locali che ha costretto la lega a programmare il primo turno di lunedì e martedì (con ripercussioni anche sui botteghini).
La voglia della Lega Pallavolo Serie A di emulare quanto fatto dal calcio rischia però di ritorcersi contro: è proprio vero che non è tutto oro quel che luccica.