Impotenza, l'abitudine alimentare che condanna gli uomini: lo studio è una sentenza
- Postato il 2 novembre 2024
- Di Libero Quotidiano
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Impotenza, l'abitudine alimentare che condanna gli uomini: lo studio è una sentenza
Una recente ricerca realizzata dall'Università Telematica San Raffaele di Roma e dall'Irccs San Raffaele ha messo in luce le preferenze alimentari maschili, rilevando una predilezione per carni rosse e lavorate, consumate spesso rapidamente, fuori casa e a orari irregolari. La Società Italiana di Andrologia (SIA) ha avvertito che tali abitudini possono avere conseguenze significative sulla vita sessuale.
Alessandro Palmieri, presidente della SIA e professore di Urologia all'Università Federico II di Napoli, mette in evidenza il fatto che "gli uomini sono più propensi a consumare cibi ricchi di grassi, come carni rosse e insaccati". Questa inclinazione alimentare, però, può aumentare il rischio di condizioni che compromettono la sfera intima. Tradotto: il rischio è l'impotenza.
Prediligere una dieta ricca di alimenti vegetali può giovare alla salute sessuale, al contrario, riduce la probabilità di sviluppare problematiche come la disfunzione erettile. Una ricerca della New York University Grossman School of Medicine e della Harvard TH Chan School of Public Health ha infatti dimostrato che una dieta che include una maggiore varietà di frutta e verdura è correlata a un miglioramento della salute sessuale, con punteggi più alti tra l'8% e l'11 per cento.
Per chi incontra maggiori difficoltà nel mantenere uno stile di vita sano, i supplementi alimentari possono rappresentare un'opzione utile. La SIA, in collaborazione con l'Istituto di Farmacologia Clinica dell'Università degli Studi di Catanzaro, ha sviluppato un integratore all'avanguardia: "Il primo realizzato da una società scientifica italiana", fanno sapere. Questo supplemento sfrutta ingredienti naturali, tra cui il licopene del pomodoro, il tè verde, il cardo mariano e il sulforafano delle brassicacee, che "non solo favoriscono la salute sessuale dell'uomo, ma aiutano anche a tenere sotto controllo i livelli di PSA", conclude Palmieri.
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