Impianto Amiu di via Sardorella, il revamping pronto entro marzo 2026
- Postato il 15 gennaio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Il revamping totale dell’impianto Amiu di via Sardorella sarà terminato entro marzo 2026. A dirlo l’assessore ai rifiuti Mauro Avvenente in risposta ad una interrogazione a risposta immediata rivolta alla giunta comunale durante il question time dedicato svoltosi questa mattina in Sala Rossa.
A porre il tema il consigliere Alessio Bevilacqua, Lega. L’impianto, infatti, da tempo risulta essere ammalorato nei suoi macchinari considerati obsoleti tanto che la produzione di “materie prime seconde“, vale a dire ricavate dal riciclo di plastica, acciaio, alluminio, carta e cartone, rischiano di non aver più mercato. Per questo motivo, da tempo, si è in attesa di un intervento di aggiornamento e “messa a nuovo” dell’impianto, in funzione da 10 anni.
L’intervento era stato stimato in circa 10 milioni di euro, e oggi l’obiettivo dell’amministrazione civica è quello di far partire i lavori nel breve termine per terminarli in circa un anno, con termine dei lavori entro appunto la primavera del prossimo anno.
I problemi di un impianto d’eccellenza
In questi mesi l’impianto di via Sardorella è finito agli onori delle cronache per le richieste, portate avanti dal sindacato di base Usb, di un intervento urgente anche e soprattutto per la sicurezza degli stessi lavoratori. “L’impianto di via Sardorella è stato inaugurato dieci anni fa – aveva raccontato Paolo Petrosino, delegato dell’Unione sindacale di base per Amiu – e all’epoca era il fiore all’occhiello per tutta l’azienda. Spente le telecamere, però, gli investimenti sono finiti e abbiamo iniziato a perdere pezzi. Prima Amiu ha ceduto il trattamento della carta, preso dai privati, mentre oggi gli impianti hanno molti problemi, in primis per la sicurezza di chi ci lavora tutti i giorni“
Secondo il sindacato l’azienda avrebbe fatto una stima per il fabbisogno finanziario per sistemare gli impianti: “Servirebbero 10 milioni – spiega Petrosino – e se non ci sono si dovrebbe fermare il progetto dei bilaterali, fonte di tantissimi problemi e un vero e proprio pozzo senza fondo per le casse di Amiu“.