Immobiliare, crollano le compravendite di nuove costruzioni a Genova (ma non i prezzi)
- Postato il 1 marzo 2025
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- Di Genova24
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Genova. Crollano le compravendite di nuove costruzioni a Genova, dove si registra una forte diminuzione di offerta e di conseguenza un aumento dei prezzi per questa categoria di immobili, che mantengono un valore non molto inferiore alla media nazionale a differenza della maggior parte delle case in vendita.
Secondo l’analisi di Abitare Co., società di intermediazione e servizi immobiliari specializzata sulle nuove residenze, le nuove abitazioni nelle otto città prese in esame hanno segnato un calo medio dello 0,7% annuo, ma a livello nazionale il calo è stato a doppia cifra (-20,4%) per un totale di poco più di 46mila case nuove vendute. Sempre nel 2024 continua il calo dell’offerta di nuove abitazioni (-5,5%), che rappresentano in media solo il 9% del totale degli immobili in vendita, mentre i prezzi continuano a crescere (+4,8% rispetto al 2023), raggiungendo un valore medio di 5.030 euro al metro quadrato. Nel 2024 il fatturato del mercato delle nuove residenze nelle otto città metropolitane ha superato i 3,6 miliardi di euro, con Milano in testa che fattura circa il 50% del totale con oltre 1,7 miliardi di euro. Cosa accadrà nei prossimi sei mesi? Le compravendite potrebbero segnare una leggera ripresa (+2%) mentre i prezzi cresceranno del 3,0% rispetto ai primi sei mesi dell’anno scorso.
I dati parlano di mercati molto diversi fra le grandi città analizzate: se da un lato le aree metropolitane che hanno registrato nel 2024 il tasso più alto di crescita delle compravendite rispetto all’anno precedente sono state Palermo (+39,3%), Bologna (+21%) e Napoli (+20,3%), dall’altro città come Genova (-36,4%), Torino (-18,3%), Milano (-16,7%) e Roma (-14%) hanno registrato rallentamenti significativi. In calo anche Firenze (-0,8%) ma in modo nettamente più contenuto.
Ma se in alcune città le compravendite delle nuove abitazioni sono calate, i prezzi medi continuano a crescere (+4,8% rispetto al 2023) raggiungendo un valore medio generale di 5.030 euro al metro quadrato, con nette differenze tra zone centrali (7.56o euro), semicentrali (4.710 euro) e periferiche (3.580 euro).
Genova si attesta su 4.700 euro al metro quadrato (+5,5%). La città più cara, come prevedibile, è Milano con 7.250 euro al metro quadrato (+5,7% sul 2023), con valori che vanno dai 5.000 euro nelle zone periferiche ai 15.400 euro nelle zone centrali. Più “contenuto” il prezzo medio a Roma, con 6.450 euro a metro quadrato (+5,2%), con un valore medio che arriva a 10.600 euro nelle zone centrali. Nelle altre città a Firenze il prezzo medio è di 5.500 euro al metro quadrato (+2,2%), a Torino di 4.730 euro (+5,6%), a Bologna di 4.500 euro (+3,8%), a Napoli di 4.100 euro (+8,3%, il più alto tra le città). La più “economica” è Palermo con i suoi 3.000 euro al metro quadrato (+2,1%).
Nel 2024, l’offerta di case nuove nelle otto città metropolitane ha subito una contrazione media del -5,5% rispetto all’anno precedente, con cali più marcati a Genova (-11,9%), Palermo (-11,3%) e Milano (-10,6%), città con oltre un centinaio di cantieri fermi per le indagini avviate sulla questione legata all’interpretazione di alcune norme urbanistiche che hanno provocato da circa un anno un vero stallo delle attività edilizie.
Complessivamente, le nuove costruzioni rappresentano in media solo il 9% del totale degli immobili in vendita. Tra le otto città analizzate, solo tre superano il 10% di quota di mercato per le nuove abitazioni sul totale: la più dinamica in assoluto è Bologna con il 22%, seguita da Milano (12,9%) e Firenze (10%). In tutte le altre città, la percentuale resta inferiore: Napoli si ferma al 2,5%, Palermo al 4%, Genova al 4,3%, Roma e Torino all’8%.
Le tempistiche sulle vendite si sono allungate superando i 150 giorni di permanenza sul mercato. In media, la vendita di un immobile richiede poco più di 5 mesi, con variazioni significative a seconda della città: a Bologna il tempo medio è di 4 mesi, a Roma di 4,8, a Firenze e Torino di 5, a Palermo di 5,2, a Milano di 5,3, a Genova di 5,7 e a Napoli di 6,3.