Il vino che parla al mondo: l’Italia di M&S tra tradizione e futuro
- Postato il 8 ottobre 2025
- Food & Beverage
- Di Forbes Italia
- 2 Visualizzazioni

Articolo tratto dal numero di settembre 2025 di Forbes Italia. Abbonati!
Dalla terra di Puglia alle tavole di tutto il mondo, nel segno della valorizzazione delle piccole produzioni locali di qualità. Se oggi Mack & Schühle è una realtà di riferimento a livello globale, lo si deve anche alla lungimiranza di Fedele Angelillo, imprenditore pugliese che, poco più che ventenne, diede vita a Latentia Winery.
Le prime vendemmie, vissute da bambino in compagnia del padre e del nonno, furono il punto di partenza per creare un legame con la terra divenuto fondamentale per la sua visione imprenditoriale, che nel tempo si è affermata per valore umano e professionale.
Gli inizi
La famiglia Angelillo, già attiva nella filiera agroalimentare italiana, si espanse nei primi anni del 2000 con l’acquisizione di due realtà in Friuli e Puglia, per consolidare il proprio potenziale produttivo sul territorio in ambito vinicolo.
Poi il gruppo tedesco Mack & Schühle (che oggi vale oltre 500 milioni di euro di fatturato e ha più di 350 dipendenti), in quel momento alla ricerca di un partner italiano affidabile per consolidare partnership di lungo periodo con la distribuzione moderna internazionale, decise di dar vita a una joint venture tra la famiglia Mack, proprietaria del gruppo, e gli Angelillo, che ha portato a una crescita costante del fatturato, anno dopo anno. Nel 2022 è nata quindi formalmente Mack & Schühle Italia.
Gli inizi tra Germania e Inghilterra per occuparsi di vendite, l’apertura dello stabilimento produttivo a Laterza (Taranto), gli accordi commerciali in Veneto per la produzione di Prosecco: il percorso professionale di Angelillo è stato intenso sin dai primi anni, caratterizzato da quella curiosità diventata poi fondamentale per scoprire nuovi mercati che potessero valorizzare il vino italiano nel mondo. La partnership con il gruppo M&S ha rappresentato l’opportunità di continuare a crescere, senza rinnegare i valori su cui aveva costruito la propria dimensione aziendale. Il tutto studiando i mercati per anticipare le tendenze.
M&S Italia oggi
Oggi M&S Italia è impegnata non solo nella produzione, ma anche nell’ideazione di progetti ad alto valore aggiunto, come nel caso di Grapur. Negli ultimi due anni l’azienda ha analizzato i trend dei mercati per identificare nuove opportunità di sviluppo. Quello relativo ai low alcohol/dealcolati si è dimostrato il filone a più alto potenziale, anche se caratterizzato da molta incertezza, tra la confusione normativa e il livello qualitativo dei nuovi prodotti, che, sui dealcolati, non ha ancora raggiunto uno standard di qualità uniforme. A tutto questo si aggiunge il tema delle accise, che in diverse aree geografiche si presentano come un potenziale vincolo allo sviluppo del business.
Il modello
I rischi, insomma, erano tanti. È qui che, però, l’approccio di Angelillo si è rivelato vincente. “Partendo dall’analisi del contesto e del target di riferimento, ci siamo resi conto che, per poter sfruttare strategicamente questa opportunità, dovevamo pensare a un vino qualitativamente piacevole, con caratteristiche organic, vegan e un apporto calorico ridotto. Oltre a questo, il prospect target si è dimostrato estremamente sensibile alle tematiche di sostenibilità e circolarità. Questo ci ha stimolato a proporre non solo un vino con caratteristiche in linea con il target, ma anche con un packaging studiato a tavolino insieme ai nostri principali partner tecnici, che ci ha permesso di proporre una soluzione con elevati standard di circolarità e sostenibilità. Il connubio tra prodotto e packaging ci è stato riconosciuto come un elemento determinante nella scelta del prodotto, al punto da far ottenere una serie di premi internazionali, tra i quali il prestigioso Red Dot per il ‘Best of the best’ 2025 nella categoria Sustainable packaging”.
Genevitis
A Grapur si è poi affiancato un secondo progetto, Genevitis, sviluppato negli ultimi anni, che ha permesso a M&S Italia di creare un network di cooperative nelle principali regioni italiane e che vedrà continuare lo sviluppo. L’obiettivo è quello di collegare il mondo della produzione vinicola italiana con quello della vendita al dettaglio internazionale per creare un modello di economia sostenibile a lungo termine. “M&S Italia ha identificato significative aree di miglioramento nella filiera del vino e nelle relazioni tra le organizzazioni cooperative. Attraverso un team dedicato, con professionalità e managerialità qualificate, M&S Italia ha deciso di portare innovazione e visione per valorizzare uno degli asset più importanti dell’economia legata al vino.
Con Genevitis, M&S Italia diventa un importante soggetto aggregatore privato delle eccellenze vitivinicole regionali, portando la dimensione del business su un piano sempre più internazionale e qualificato. Diventando il fulcro tra domanda e offerta, mette a disposizione un importante valore aggiunto che può alimentare tutta la filiera in ottica pluriennale. Mettendo a sistema competenze tecniche, organizzative e commerciali si valorizza il patrimonio cooperativo, anche grazie a progetti speciali di branding in condivisione tra cooperativa e azienda, e alla filiera creativa regionale”.
Per fare cultura su questo approccio, M&S Italia ha creato partnership importanti con addetti ai lavori ed educatori, per spiegare il progetto e lavorare per incrementare il numero di regioni all’interno della filiera. Tra questi Cristina Mercuri (collaboratrice di Forbes Italia), wine educator e founder di Mercuri Wine Club, diventata brand ambassador del progetto Genevitis in Italia e all’estero. Un esempio di come le idee, unite alla visione, possano aiutare le aziende vitivinicole a proiettarsi verso i prossimi decenni.
L’articolo Il vino che parla al mondo: l’Italia di M&S tra tradizione e futuro è tratto da Forbes Italia.