Il tribunale di Roma sospende il trattenimento in Albania di altri sette migranti

  • Postato il 11 novembre 2024
  • Di Il Foglio
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Il tribunale di Roma sospende il trattenimento in Albania di altri sette migranti

La sezione immigrazione del tribunale di Roma ha sospeso il provvedimento di convalida del trattenimento dei sette migranti, provenienti dall'Egitto e dal Bangladesh, trattenuti nel centro per il rimpatrio di Gjader in Albania: allo scadere dei termini di convalida, ovvero trascorse 48 ore dalla richiesta di protezione, i sette migranti dovranno lasciare il centro ed essere portati in Italia. A differenza di quanto successo tre settimane fa, questa volta i giudici romani si sono rimessi alla Corte di giustizia europea con un rinvio pregiudiziale. "Tale scelta è stata preferita a una decisione di autonoma conferma da parte del tribunale", si legge in una nota diffusa dalla presidente della sezione immigrazione del tribunale di Roma Luciana Sangiovanni, perché è entrato in vigore il nuovo decreto legge sui paesi sicuri che il Consiglio dei ministri ha approvato il 23 ottobre, di cui Egitto e Bangladesh fanno parte.

 

Nella nota si legge anche che "il rinvio pregiudiziale è stato scelto come strumento più idoneo per chiarire vari profili di dubbia compatibilità con la disciplina sovranazionale emersi a seguito delle norme introdotte" dall'ultimo decreto sui paesi sicuri "che ha adottato una interpretazione del diritto dell'Unione europea e della sentenza della Cgue del 4 ottobre 2024 divergente da quella seguita da questo tribunale della propria interpretazione, per le ragioni diffusamente evidenziate nelle ordinanze di rinvio pregiudiziale".

 

La nota continua sottolineando che i motivi della decisione non sono di altra natura se non tecnici: "Deve essere chiaro che la designazione di paese di origine sicuro è rilevante solo per l'individuazione delle procedure da applicare; l'esclusione di uno stato dal novero dei paesi di origine sicuri non impedisce il rimpatrio o l'espulsione della persona migrante la cui domanda di asilo sia stata respinta o che comunque sia priva dei requisiti di legge per restare in Italia".

 

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Autore
Il Foglio

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