Il teatro e Lo stato delle Cose, secondo Massimiliano Bruno

  • Postato il 14 gennaio 2025
  • Di Agi.it
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Il teatro e Lo stato delle Cose, secondo Massimiliano Bruno

AGI - Quale è lo stato delle cose del teatro italiano, della drammaturgia, della regia, degli interpreti? Una risposta a queste domande prova a darla Massimiliano Bruno che porta in scena al Parioli di Roma, dal 15 al 26 gennaio, la seconda parte de "Lo stato delle cose", spettacolo che segue quello che debutto' nel 2023 nello stesso posto.

In scena, Massimiliano Bruno che è anche direttore del Parioli, porterà 30 nuove leve del teatro e del cinema italiano. Attrici e attori che affronteranno un palco importante di fianco a quello che, per alcuni di loro, è stato insegnante al "Laboratorio di arti sceniche". A firmare la regia c'è lo stesso Massimiliano Bruno con Sara Baccarini. Nella messa in scena del 2025 non ci saranno gli stessi artisti della versione precedente e anche i monologhi e i dialoghi saranno novità scritte appositamente da vari autori e, in alcuni casi, reinterpretazioni di opere già edite di scrittori importanti.

 

"Sul palco - ha spiegato il regista durante una conferenza stampa - ci sono 30 giovani attori che danno vita a diversi personaggi. Il titolo rende l'idea: 'Lo stato delle cose', è un tentativo per far vedere come siamo messi a livello di giovani autori, giovani registi e giovani attori. Abbiamo ragazzi che vanno dai 25 ai 40 anni e credo che per loro sia una grande occasione esibirsi sul palco del Parioli, che è uno dei teatri più prestigiosi d'Italia. La novità di quest'anno è che ho firmato la co-regia insieme a Sara Baccarini che l'anno scorso era stata aiuto regista. Ma è una regia del format - ha detto ancora - del contenitore dello spettacolo perché poi dentro, i nostri registi hanno creato ognuno un piccolo spettacolo di 10, 12, 15 minuti dove raccontiamo tantissime storie con toni differenti".

La scorsa volta, Bruno aveva portato in scena pezzi scritti da lui per altri attori, stavolta i testi sono scritti da dieci autori e ci sono altri registi che li mettono in scena. Un format che ripropone al suo interno una sorta di corti teatrali. Ad andare in scena, saranno "storie che vogliono far sorridere, altre saranno malinconiche o romantiche, e ci saranno storie drammatiche", ha detto ancora Bruno.

Nel corso delle due settimane, si alterneranno anche dei monologhisti con dei pezzi scritti da loro: "Questo mi fa particolarmente piacere - ha sottolineato Massimiliano Bruno - perché sono attori che ho scelto vedendoli recitare il grande Slam che è una manifestazione".

Un nuovo spettacolo in tutto e per tutto, quindi, dove si potrà passare dalla risata alla commozione in un caleidoscopio di sentimenti ed emozioni contrastanti che caratterizzano i possibili stati d'animo umani. Sul palco si alterneranno due differenti cast e si avrà così la possibilità di conoscere meglio lo stato artistico contemporaneo.

In scena con Massimiliano Bruno avremo Andrea Corallo, Teo Guarini, Manuela Bisanti, Sebastiano Re, Claudio Crisafulli, Francesca Lattanzio, Leila Rusciani, Luca Bray, Ester Gugliotta, Dafne Montalbano, Claudia Genolini, Anna D'Alessio, Leonardo Zarra, Francesco Romano, Marco Landola, Gabriele Bax, Mariachiara Di Mitri, Roberta Pompili, Anna Malvaso, Alessandro Cecchini, Roberto Scorza, Beatrice Valentini, Asja Mascarini, Andrea Venditti, Beatrice Coppolino, Daniele Di Martino, Lorenza Molina, Alessia Ferrero, Ugo Caprarella.

È emozionante essere mentore di questi giovani artisti? "L'emozione è grandissima - ha ammesso Bruno - perché alcuni di loro li conoscono da quando hanno 18 anni e adesso ne hanno magari 25. I due cast, uno per ogni settimana porteranno in scena praticamente 10 piccoli spettacoli diversi. Quello che vedrete nella prima settimana è completamente diverso da quello che vedrete nella seconda. Quindi non ci sono ripetizioni ne' di attori e nemmeno di testo".

Insomma, l'occasione è quella di proporre "tante nuove idee, tanti tentativi di farvi conoscere di nuovi talenti", ha concluso il regista. Tanti nuovi talenti per capire come sta il teatro italiano.

 

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Autore
Agi.it

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