“Il sostegno degli italiani porta speranza a Gaza”. E sui media e social arabi rimbalzano Salis, Di Battista e Cacciari

  • Postato il 1 ottobre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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“A Gaza i video della solidarietà italiana si diffondono di telefono in telefono, portando un raggio di speranza tra le macerie, la fame e le bombe”. Così, scrive Eman Abu Zayed sul sito di Al Jazeera, “il cuore si è riempito di gioia”.

“Lunedì scorso ero per strada a Nuseirat – continua – , nella Striscia di Gaza centrale, cercando di intercettare un segnale internet – cosa che ormai è quasi impossibile. La nostra casa era stata appena bombardata per la terza volta: Avevo appena perso tutto, nuovamente”.

Appena riesce a trovare la rete, scrive la giornalista, ‘gli account social sono inondati di video dall’Italia, delle marce del popolo italiano in solidarietà con Gaza’. Non è raro, infatti, aprendo i social, trovare video o interventi di intellettuali o politici rilanciati dai media arabi. L’ultima ad avere ampia risonanza, in ordine di tempo, è stata Silvia Salis. Il video, che ha raccolto due milioni di visualizzazioni, è uno spezzone dove si vede la sindaca di Genova marciare con i cittadini in solidarietà con Gaza cantando Bella Ciao.

Il giornale al Watan, basato negli Usa, scrive ad accompagnamento dello spezzone: “Avete mai visto un funzionario arabo partecipare insieme ai manifestanti nel suo Paese alle loro iniziative e proteste in sostegno di #Gaza?”. Sotto il post migliaia di commenti di utenti arabi, in supporto alla sindaca e contro la presidente del Consiglio. “Meloni – scrive Issam Issam – è una perdita per questo popolo”. Altri utenti, invece, accusano i governi arabi di non supportare i palestinesi.

Sono tanti i video dedicati alla Salis. Su Al Jazeera il 29 settembre è uscito un ritratto dedicato alla sindaca “Si sta preparando per qualcosa di più grande di una carica da prima cittadina – scrive Ali Saada sul sito dell’emittente del Qatar – e potrebbe rivelarsi una forza potente e influente nelle prossime elezioni legislative italiane”. In generale, c’è un cambio di paradigma nella percezione dell’Italia. “Prima della guerra – scrive Eman Abu Zayed – non sapevo molto sull’Italia: sapevo che era un paese bello, con una storia interessante e gente cordiale”. Ma – continua – “non mi aspettavo di vedere gli italiani mobilitarsi per la Palestina, scendere in piazza in così tanti per sostenerci”.

Sarà questo stupore che ha fatto si che nell’ultima settimana un altro italiano, Massimo Cacciari, sia diventato virale fra gli utenti arabi dei social network. Uno spezzone dell’intervento del filosofo a Otto e Mezzo è stato ripreso da alcuni canali televisivi panarabi. Il filosofo, scrive nella didascalia del video al Jazeera, “definisce le sanzioni europee contro Israele una farsa e considera ciò che sta accadendo un precedente storico per un esercito che combatte contro dei civili a Gaza”. Oltre 4mila i commenti, molti di italiani in supporto di Cacciari. Altri di arabi che ringraziano per l’onestà intellettuale.

Ad aver avuto ampia circolazione anche alcuni interventi di Alessandro Di Battista. In particolare, nella sua intervista a “La confessione”, condotto da Peter Gomez, in cui, scrive al Jazeera, dichiara: “Finché continuerà l’occupazione israeliana, continueranno gli attacchi”. L’emittente qatariota, poi, sottolinea nella descrizione che Di Battista nel suo intervento, tradotto in arabo, rivolge dure critiche alla presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, per il suo silenzio di fronte ai massacri che colpiscono i bambini a Gaza.

Il contrasto fra quello che la società civile italiana fa e quello che dichiara il governo sembra essere sempre più evidente. Infatti questi video, sottolinea Abu Zayed, arrivano da “un paese occidentale, il cui governo rifiuta di riconoscere lo Stato palestinese e continua a sostenere Israele”. Eppure – conclude la giornalista-, il popolo italiano è sceso in piazza per noi, per esprimere la propria solidarietà”.

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Il Fatto Quotidiano

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