Il sogno diventa realtà in Ferrari: i dipendenti possono guidare la 296 GTB in pista
- Postato il 1 agosto 2025
- Curiosità
- Di Virgilio.it
- 2 Visualizzazioni

Per tanti è un poster appeso in camera. Per altri, il suono di un motore da pelle d’oca. Per chi ci lavora, invece, è il pane quotidiano. Ma toccare, sentire viva tra le mani una Ferrari è sempre stato un confine, fino a oggi: col 2025, i lavoratori possono, infatti, provarne l’ebbrezza al volante sul circuito.
Come nasce il programma
L’iniziativa nasce da un’intuizione semplice. Quando Benedetto Vigna è salito alla carica di CEO, ha iniziato ad ascoltare, e da quegli incontri è emerso un fatto quasi paradossale: tanti dipendenti non erano mai saliti su una Ferrari. Eppure, per migliaia di appassionati, varcare quei cancelli è un sogno e qualche volta uno spiraglio si apre, ad esempio quando l’amministratore delegato ha aperto mesi fa una posizione su LinkedIn.
“Abbiamo cominciato con un primo progetto tra il 2020 e il 2024 – spiega al Sole 24 Ore Eugenio Bursi, head of general services & security di Ferrari – che ha coinvolto 3.000 colleghi come passeggeri a bordo, con un collaudatore alla guida, sulla pista di Fiorano”. Il nuovo anno ha segnato, però, una svolta. “Abbiamo avviato un nuovo progetto che dallo scorso aprile a novembre, consentirà a 1.400 colleghi di fare questa esperienza all’autodromo di Modena nella pista Marzaglia”, racconta Bursi. “Le prime 6 sessioni si sono già svolte e altre 6 si svolgeranno di qui a novembre”.
L’esperienza da favola si svolge nel weekend, così da non interferire con la produzione o con i team di Formula 1 ed Endurance, un privilegio da aggiungere a benefit già noti e invidiati, dal pacchetto welfare al celebre premio di risultato, che quest’anno ha toccato quota 14.400 euro. Appena si aprono le prenotazioni online, i posti volano via in pochi minuti. “Il feedback che abbiamo è altissimo – conferma Bursi – e il gradimento è dimostrato dal fatto che i posti a disposizione per le varie date si esauriscono pochi minuti dopo l’apertura delle iscrizioni sulla piattaforma. Ma finita l’esperienza c’è anche un momento successivo in cui le persone attraverso mail e messaggi ci trasferiscono le emozioni delle giornate”. Non sorprende, perciò, che la Casa del Cavallino sia prima in Italia e quinta al mondo nella classifica Forbes sui migliori datori di lavoro al mondo.
Formazione prima, guida poi
Le sessioni sono due al giorno, ognuna per 60 colleghi, nei quali è permesso portare pure la famiglia, che si accomoda sugli spalti dell’area hospitality a guardare papà, mamma, fratello o sorella sfrecciare in pista sulla 296 GTB, sportiva plug-in hybrid con 667 cavalli biturbo e 122 kW elettrici. Prima di entrare in macchina, i partecipanti frequentano una lezione teorica. “Si tratta di un momento di formazione in aula che è utile anche nella guida di tutti i giorni – dice Bursi – perché se una parte delle nozioni del corso sono distintive per il tipo di vettura da guidare, le altre sono utili a prescindere”.
Poi, l’ingresso a bordo: prima da passeggeri, con l’istruttore al volante, quindi a ruoli invertiti. I lavoratori diventano piloti, con il tutor seduto accanto, sempre in sicurezza, ovviamente, con tutti i controlli elettronici attivati, ma la sensazione, quella sì, è estrema e rimane impressa anche grazie a un fotografo professionista che immortala il momento. “È un modo per consentire a colleghi che non si sono mai incrociati di conoscersi e trascorrere una giornata insieme e di fare conoscere le famiglie, creando un senso di coesione e appartenenza, anche familiare, ancora più forte”, conclude Bursi. A Maranello si costruisce orgoglio e oggi, quel rombo in pista, parla una lingua nota: quella di chi ogni giorno rende possibile un sogno.