Il sogno di Alex Zanardi imprime una svolta al movimento paralimpico, torna Obiettivo Tricolore. Il silenzio sulle condizioni

  • Postato il 19 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Solo Alex Zanardi può tanto e così, con la sua convinzione di poter riuscire comunque. E anche oggi che non conosciamo le sue condizioni di salute, a seguito della lunga e continua riabilitazione resasi indispensabile a causa del grave incidente del 19 giugno 2020 avvenuto a Pienza, quel suo progetto sopravvive. “Obiettivo tricolore” era nato per riunire e sostenere il Paese provato dal lockdown pandemico e, in una frazione toscana, lungo quella statale che ciascuno di noi ha imparato a conoscere Zanardi si è scontrato con un camion e il secondo tremendo appuntamento che la vita gli ha riservato.

Non era nella Sala Caduti di Nassirya a Palazzo Madama, ma la sua presenza condiziona ogni affermazione pronunciata in questa circostanza, una conferenza che dovrebbe solo introdurre la manifestazione ma che rappresenta altro. Si inizia con la prima tappa fissata per domenica prossima, dunque si riprende quel discorso da dove è stato interrotto per continuare a far crescere il movimento paralimpico a cui Alex sta continuando a dare il suo contributo attivo, pur nel silenzio scelto anche da sua moglie Daniela Manni e suo figlio Niccolò sul suo attuale stato di salute. Una scelta legittima e verso cui si deve il rispetto che merita Zanardi.

Quinta edizione per Obiettivo tricolore

Da domenica 21 settembre alla tappa finale del 10 ottobre, per un totale di 23 tappe, quanti partecipano alla maratona attraverso l’Italia percorreranno 1.790 chilometri e 18.640 metri di dislivello. Saranno tre settimane in cui 70 atleti paralimpici si affronteranno partendo dalla Puglia e arrivando in Trentino, in mezzo la Basilicata, la Campania, l’Abruzzo, il Lazio, l’Umbria, la Toscana, l’Emilia Romagna e il Veneto.

La quinta edizione del progetto è stato presentato presso la Sala Caduti di Nassirya, a Roma, alla presenza di figure note e legate al mondo paralimpico e sportivo in generale quali la Senatrice Giusy Versace e i presidenti di Coni e Cip, rispettivamente Luciano Buonfigilio (in video collegamento) e Marco Giunio De Sanctis.

La figura di Zanardi è stata di ispirazione, in ciascun intervento, come si deve a un personaggio che ha acceso una luce sullo sport paralimpico e ha reso, fin dalla sua partecipazione a Londra 2012 una realtà sempre più concreta, strutturata. Ha donato nell’operatività del quotidiano una conformazione netta allo stesso movimento, offrendo a quanti avessero intenzione di tentare la via dello sport la possibilità di dilettarsi con l’adeguato supporto, strumentale e medico. Oggi Obiettivo 3, il team di Zanardi, è una associazione complessa, articolata che offre un programma ai suoi atleti personalizzato.

Alex Zanardi

Gli interventi a sostegno di Zanardi e del movimento paralimpico

“Ci tenevo tanto a essere qui – ha ammesso il Presidente del CIP Marco Giunio De Sanctis -. Ho conosciuto bene Alex e non scorderò mai il suo successo alle Paralimpiadi di Londra del 2012, un evento cruciale nella storia del nostro movimento”.

“Quella di ‘Obiettivo Tricolore’ è un’iniziativa straordinaria che dovrebbero fare tutti gli sport, perché quello che manca al nostro movimento è l’avviamento allo sport, a fronte di un alto livello di grande qualità. I tesserati nel totale, infatti, sono pochi e attualmente siamo inferiori ai paesi anglosassoni. Farò di tutto per trovare iniziative sul territorio tramite persone esperte del mondo paralimpico. Sono convinto che sia necessario lavorare sul territorio per portare le persone a praticare sport”.

“Vogliamo dare il più grande in bocca al lupo alla manifestazione affinché sia protagonista e testimonial di un’attività paralimpica che favorisca l’inclusione – ha dichiarato il Presidente del CONI Luciano Buonfiglio – le performance sportive servono anche questo: dare un messaggio sociale”. Buonfiglio, invece, ricorda la vicinanza del Coni: “Vogliamo dare il più grande in bocca al lupo alla manifestazione affinché sia protagonista e testimonial di un’attività paralimpica che favorisca l’inclusione. Le performance sportive servono anche questo: dare un messaggio sociale”.

Tante anche le novità di questa edizione perché ci saranno le ‘tappe challenge’, come l’ultra trail di 400km da Matera a Villetta Barrea, ma anche la nuovissima tappa di triathlon sprint sul Lago Trasimeno.

Daniela Manni e Alex Zanardi

I campioni partecipanti

E protagonisti saranno anche gli atleti di Obiettivo3, il progetto sportivo di reclutamento e sostegno di atleti disabili fondato sempre da Zanardi nel 2017.

Tra i partecipanti anche Ana Maria Vitelaru, bronzo a Parigi 2024 nell’handbike nonché sportiva del team Obiettivo 3 voluto e fondato da Zanardi al quale ha dedicato la sua partecipazione ai Giochi paralimpici e che cita ad ogni occasione pubblica.

Non è l’unica. Perché senza Alex il movimento paralimpico sarebbe stato altro agli albori, oggi costituisce il riferimento, l’ispirazione per chi cerca una motivazione costruttiva, edificante ma aderente alle proprie necessità per testimoniare il proprio diritto a esistere. Sempre, d’altronde non è stato Zanardi l’uomo capace delle imprese all’apparenza impossibili?

Autore
Virgilio.it

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