Il senatore Mario Occhiuto torna a parlare dopo la morte del figlio: “Era un ragazzo sensibile. Oggi la salute mentale è ancora considerata un argomento marginale”

  • Postato il 26 febbraio 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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Intervistato dal Corriere della Sera, il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto torna a parlare dopo la morte del figlio trentenne Francesco, morto sei giorni fa precipitando da una finestra della sua abitazione:

“Francesco era un ragazzo straordinario: dolce, brillante, sensibile. Aveva tutto: una famiglia che lo amava, una carriera avviata, tanti sogni da realizzare. Eppure, dentro di sé, portava un peso che nessuno poteva davvero vedere”. Il giovane “studiava psicologia, leggeva moltissimo, cercava risposte dentro se stesso. Voleva capire, aiutare. Forse anche salvarsi. Era circondato da affetto, aveva tanti amici, ma sapeva di essere diverso. Un giorno mi confidò: ‘Papà, forse alcuni mi vedono distante, chiuso, ma nessuno immagina che il mio è un malessere interiore. Nessuno sa quanto sto lottando'”.

“Pensiamo sempre – racconta ancora il senatore –  che l’amore di una famiglia basti. Ma la verità è che, a volte, non è sufficiente. Chi soffre di una fragilità mentale ha bisogno di molto di più: sistemi strutturati, reti di sostegno, di cure che non si attivino solo nell’emergenza. Oggi la salute mentale è ancora considerata un argomento marginale”. Ai genitori nelle stesse situazione dice: “Lottate per i vostri figli, ma non fatelo da soli”.

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Blitz

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